A questo atto interpretativo si affianca la sua personale immaginazione spaziale, quella delle architetture fantastiche che egli stesso progetta. Queste rendono evidente che la scala ridotta e la condizione in divenire della materia non tolgono nulla alla potenza del progetto, anzi, semmai la rafforzano.
La mostra dei suoi modelli architettonici – sia quelli realizzati su commissione che quelli delle sue architetture fantastiche – è l’occasione per accedere alla varietà d’interpretazione dello spazio vivibile da un’angolazione privilegiata, quella delle prime e cruciali fasi di creazione.
Fino all’11 maggio 2014
Be The Poem
Architettura plastica di Marco Galofaro
a cura di Domitilla Dardi
Fondazione Pastificio Cerere
Via degli Ausoni 7, Roma