Nel progetto sono stati coinvolti: Saskia Sassen, Bruce Sterling, Carson Chan, Geoff Manaugh, Elisa Poli, e i filosofi belgi Lieven De Cauter e Dieter Lesage (primi a discutere del valore simbolico di un ponte euroafricano) che hanno fatto anche una propria personale selezione dei progetti. (vedi qui)
Sull’onda di tale interesse, l’allora direttore Joseph Grima, pubblicò sul numero di Domus di luglio 2011, una lettera aperta al Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy: un’esortazione a elaborare un progetto di ingresso verso l’Europa sulla frontiera euroafricana.
Il concorso di idee, per le sue implicazioni politiche, sociali ed economiche, si è inserito nel complesso dibattito sulla necessità di colmare la distanza tra Europa e Africa, abbandonando il concetto di “eurofortificazione” per dare vita a una prospettiva più ospitale e favorevole per le persone, le idee, l’innovazione e la sperimentazione tra i due continenti.
A dimostrazione che il tema continua a essere di stretta attualità, e dolorosamente vivo, quest’anno è giunto l’invito a proporre la mostra Project Heracles al Parlamento Europeo da parte dei deputati europei Miguel Portas e Marisa Matias, del Portuguese Party Left Bloc e del gruppo parlamentare GUE/NGL.
Le cartoline, stampate in centinaia di esemplari, saranno collocate in espositori girevoli, e i visitatori non solo potranno guardare la mostra, ma anche portare con sé e conservare i progetti preferiti.
Project Heracles
Progetto dell'allestimento: Joseph Grima, Marco Ferrari
17 dicembre 2013
Parlamento Europeo
Building Altiero Spinelli
Place du Luxembourg, Bruxelles
Al vernissage Joseph Grima dibatterà il tema con i filosofi Lieven De Cauter e Dieter Lesage, ispiratori del concorso.
Ingresso riservato alla stampa accreditata e a tutti i deputati, i funzionari e il personale del Parlamento europeo