dotdotdot: La Mano

Al MUSE di Trento, la mostra ideata e curata da Ugo Morelli con allestimento di dotdotdot propone un suggestivo dialogo fra scienza e arte, antropologia, estetica e neuroscienze.

Un percorso per esplorare e conoscere, in maniera dinamica e interattiva la mano, la sua evoluzione e i suoi molteplici utilizzi.
L’allestimento e l’exhibit interattivi sono stato progettati da dotdotdot per esplorare e conoscere, in maniera dinamica e interattiva, la mano, la sua evoluzione e i suoi molteplici utilizzi. L'esposizione della mostra ospitata nell’area del “piccolo vuoto” del MUSE, è concepita su dispositivo a pianta centrale e articolata in cinque sezioni. Tale dispositivo, a supporto dei contenuti della mostra, si ispira alla struttura della mano, alle sue componenti e articolazioni, riproponendo, in modo scomposto, la sua anatomia e fisiologia.
“La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento
“La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento

Data la sua conformazione, il percorso segue una logica puntuale: i singoli blocchi espositivi diventano il supporto di tutti gli elementi costituenti le cinque sezioni tematiche. Tali blocchi, realizzati in masonite, sono sostenuti da una struttura di cantinelle in legno naturale che, oltre ad essere portante, diventa rappresentazione del sistema nervoso e si articola simulando il movimento delle dita. I piani di appoggio raggiungono così diverse altezze a seconda delle esigenze espositive, fino a diventare una seduta nella parte terminale del percorso, per permette ai visitatori di consultare la mostra nel suo insieme.

L’impianto planimetrico è visibile, nella sua totalità, dalle balconate dei piani superiori che si affacciano sul “piccolo vuoto”.

Future-telling, “La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento
Future-telling, “La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento
“Future-telling” racconta l'evoluzione del controllo vocale attraverso i film di fantascienza. La tecnologia di riconoscimento vocale, protagonista di racconti e film di fantascienza per almeno cinquant'anni, oggi è divenuta piuttosto comune permettendoci di comandare diversi tipi di dispositivi. Pronunciando le parole chiave suggerite dai monitor è possibile ripercorrere l'evoluzione storica di questa tecnologia in un continuo gioco di rimandi tra l'immaginario fantascientifico e la ricerca scientifica
Feel-a-maze, “La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento
Feel-a-maze, “La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento
In “Feel-a-maze” la tecnologia risponde al gesto. Si può controllare tutto senza più toccare nulla? Semplicemente inclinando la mano possiamo giocare al tradizionale labirinto. Il piano sul quale scorre la sfera metallica segue dinamicamente i nostri movimenti, il gioco diviene un'estensione del nostro corpo.
Push to make art, “La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento
Push to make art, “La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento
“Push to make art” racconta come la mano dell'artista abbia assunto nei secoli diversi valori di significato. Il gesto che produce l'opera diventa dalle avanguardie storiche in poi un mezzo per liberare l'arte dai canoni estetici prestabiliti. I surrealisti percepivano il gesto come un atto svincolato dalla razionalità a favore dell'inconscio. Il movimento dadaista nega l'azione della mano a favore di un rapporto privilegiato tra l'artista e l'oggetto trasformato in opera (Ready-made). Pollock e il movimento dell'action painting al contrario, costruiscono il proprio codice visivo attraverso il gesto e l'atto creatore. La mano nell'era digitale viene impiegata nell'azione di comando della macchina, con un click si produce un'opera d'arte, collocando la funzione generatrice su un livello domestico e di facile utilizzo... Un'arte per tutti?
“La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento
“La mano – arto, arte, artefatti”, Muse, Trento
Mercoledì 23 ottobre sarà presentato il catalogo della mostra durante la prima apertura serale del MUSE, che permetterà la visita del nuovo museo delle scienze nella cornice particolare di un’apertura notturna. Il catalogo “La mano – arto, arte, artefatti” (Codice Edizioni) raccoglie – oltre a foto, illustrazioni e testi della mostra che accompagna – otto saggi inediti dei componenti del comitato scientifico, composto da: Vittorio Gallese, Michele Lanzinger, Ugo Morelli, Luca Mori, Telmo Pievani, Maria Alessandra Umiltà, Giorgio Vallortigara, Carla Weber.

fino a gennaio 2014
La Mano. Arto, Arte, Artefatti
Allestimento ed exhibit interattivi per la mostra
Muse – Museo delle Scienze
Corso del Lavoro e della Scienza 3, Trento
A cura di: Ugo Morelli
Progetto allestimento ed exhibit interattivi: dotdotdot

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