Jordi Vilardell: Meridiano

Presentate da Vibia a Euroluce 2013, le lampade da esterno della collezione Meridiano sono oggetti ibridi dalla doppia funzione: per metà fonte di luce, per metà seduta.


Vibia ha presentato a Euroluce 2013 una serie di proposte che sviluppano nuovi concetti d'illuminazione d'interni ed esterni e favoriscono una perfetta integrazione di oggetto, luce e spazio. Tra le novità, la collezione Meridiano disegnata da Jordi Vilardell è il risultato di un approccio progettuale che ha sintetizzato molteplici funzioni in un unico oggetto ibrido.

Domus: Con Meridiano (e del resto anche con Suite), hai dato vita a un oggetto ibrido: per metà fonte di luce, per metà seduta (o libreria, nel caso di Suite). Quale è stato il punto di partenza del percorso creativo? Avevi in mente di realizzare una lampada o una seduta da esterno?
Jordi Vilardell: Il principio alla base del progetto Meridiano si fonda sul contrasto tra la luce emessa da una fonte luminosa e le ombre proiettate dalla stessa struttura della lampada nello spazio circostante. La ricerca iniziale si è basata sul tentativo di ottenere una lampada da esterni che emettesse una luce confortevole e, allo stesso tempo, generasse un gioco di ombre dal carattere fortemente decorativo. Per questa ragione siamo partiti da un punto luce sospeso, a una distanza fissa da terra e diretto verso il basso, sostenuto da una struttura in tondino d'acciaio che, oltre a svolgere una funzione di supporto, possedesse anche una morfologia decorativa con un evidente riferimento formale alle piante cactacee.

Durante l’evoluzione del progetto abbiamo considerato una varietà di concetti formali riferiti alla struttura, una molteplicità di formati e di composizioni possibili tra le differenti forme, dato che la struttura permette mascherare parzialmente la lampada. Tutti questi aspetti invitano a trasgredire l’ortodossia funzionale e a interpretare nuove possibilità, facendo emergere numerose tipologie di elementi, tra cui pouf, tavolini, fioriere, etc. Questo processo comporta inevitabilmente una sfida: la reinterpretazione funzionale è in se’ delicata e se da un lato rischia di rimanere una forma di racconto superficiale o di creare confusione, dall’altro offre l’opportunità di creare composizioni luminose che producono a loro volta spazi e zone esterne molto suggestive.
Le lampade Suite, disegnate da Jordi Vilardell per Vibia installate a terra.

Nel caso di Suite siamo partiti da una riflessione riguardo all’uso dello spazio e della luce nelle zone dedicate al riposo domestico. In questi casi la soluzione più comune è un ripiano fornito da un comodino, sul quale convivono una lampada da tavolo insieme ad altri oggetti d’uso: ornamentali, personali, multimedia, etc. La suddivisione di questo ripiano in una serie di piani, disposti ad altezze diverse e diversamente orientati, dà origine ad una struttura dinamica dove ogni ripiano può essere dotato di una fonte luminosa con caratteristiche differenti, in modo da ottenere una lampada multifunzione.
Durante l’evoluzione di entrambi i progetti ha preso piede una diversità funzionale che tende all’ibridazione e al tempo stesso mantiene un punto di equilibrio, nel quale rimane ben esplicito l’utilizzo di ogni oggetto come lampada senza nulla togliere al suo uso come mobile: se questo requisito non fosse stato raggiunto il processo di ibridazione sarebbe infatti rimasto incompiuto.
Jordi Vilardell per Vibia
La collezione di lampade da esterno Meridiano, disegnata da Jordi Vilardell per Vibia

D: L’immaterialità della luce sembra la cifra di questo progetto. Nei due progetti in analisi, la luce sembra perdere la propria fisicità a favore dell’oggetto. Del resto, la luce è il vero ibrido in questione, l’immaterico reale. È un risultato voluto? Il progetto della luce ti aiuta a gestire questa immaterialità?
JV: La luce nella sua immaterialità permette di percepire lo spazio, creando atmosfera definisce delle zone, dotate di limiti nitidi o diffuminati. Nel disegnare una lampada è fondamentale pensare alla zona alla quale è destinata, quale sarà il suo grado di implicazione nel trasformare lo spazio, quale sarà la percezione visiva dell’ambiente creato. In questo senso il progetto evolve senza perdere di vista tale immaterialità. È una costante che si ripete in tutti i progetti realizzati in collaborazione con Meritxell Vidal.

D: Come avviene la produzione di Meridiano: la struttura in acciaio viene realizzata nello stesso stabilimento che realizza la sorgente di luminosa, o la lampada viene solo assemblata negli stabilimenti Vibia ma prodotta altrove?
JV: Nel caso di Meridiano la lampada viene prodotta in una fabbrica specializzata nella trasformazione e costruzione di sbarre metalliche e viene assemblata in seguito presso gli stabilimenti di Vibia. Si tratta di una pratica comune nei casi in cui intervengono nella costruzione della lampada molteplici tecnologie specifiche che non permetterebbero la loro integrazione all’interno di un’unica azienda.
Jordi Vilardell per Vibia
La collezione di lampade da esterno Meridiano, disegnata da Jordi Vilardell per Vibia

D: Ti occupi da sempre della progettazione di sistemi di luce, nei tuoi lavori prevale di solito l’aspetto estetico o quello funzionale?

JV: Personalmente ho cominciato la mia traiettoria professionale indipendente quindici anni fa. I miei primi progetti sono stati per la gran parte d’illuminazione, insieme ad altri di ambito più tecnologico in collaborazione con studi d’ingegneria. La traiettoria dei progetti d’illuminazione in collaborazione con Meritxell Vidal è cominciata cinque anni fa con il progetto della lampada Halley per Vibia. Questo progetto ha segnato in un certo qual modo il criterio di ricerca e creazione dei progetti successivi, basati sull’equilibrio tra forma e funzione ma con sfide specifiche nel caso di ogni nuovo proposito, tra cui lo studio di nuove tipologie strutturali, la riformulazione delle funzioni o la sperimentazione di nuove possibilità formali.
Jordi Vilardell per Vibia
La collezione di lampade da esterno Meridiano, disegnata da Jordi Vilardell per Vibia

D: Quanto incide la scelta della sorgente di luce da utilizzare? Quanto è importante oggi disegnare corpi illuminanti che abbiano un basso impatto ambientale?

JV: In ogni progetto la selezione della fonte luminosa è determinante e in questo senso la tecnologia LED svolge un ruolo fondamentale, dato che, grazie alle sue caratteristiche tecniche e al suo formato ridotto permette una maggior libertà creativa, un ventaglio più ampio di possibilità con meno restrizioni tecniche, offrendo l’opportunità di creare tipologie d’illuminazione innovative e leggere.
D’altra parte non è una novità che è sempre più importante disegnare lampade con un ridotto impatto ambientale, non solo per quanto riguarda il consumo, ma anche in funzione di una ridotta contaminazione luminosa. Riteniamo che il comfort visivo sia molto importante perchè, oltre a diffondere una sensazione positiva sull’utente, è direttamente vincolato a una minor contaminazione luminosa e, in tal senso, crediamo nella necessità di una presa di coscienza o di una evoluzione dell’utente verso un criterio di illuminazione notturna più ‘soft’, discreta e amabile, senza stridenze nè bagliori eccessivi nei limiti del possibile.
Jordi Vilardell per Vibia
Dettaglio della lampada da esterno Meridiano, disegnata da Jordi Vilardell per Vibia

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