In risposta alla richiesta del proprietario, l'architetto ha ridotto lo spazio di 74 mq alle sue mura originali, conservando pavimenti e soffitti di calcestruzzo. In seguito è stato installato un delicato volume scultoreo multifunzionale di alluminio grezzo e ispirato al lavoro di Donald Judd. I suoi moduli combinati racchiudono tutte le funzioni dell'abitazione: dal letto alla cabina armadio, dalla libreria al divano, per finire con la cucina e il deposito.
Una speciale caratteristica di questo complesso oggetto è una "camera in una camera", generata da un sistema di porte scorrevoli sospese e collegate tra loro solo nella porzione superiore. Il "corridoio di archi" che ne deriva dà accesso alla cabina armadio.
Un blocco di vetro tecnico contiene gli elettrodomestici, gli armadietti e la caldia, mentra una volta di cemento armato ospita la stanza da bagno. Il progetto di questo interno rappresenta una sintesi del lavoro svolto negli ultimi dieci anni da Jean-Maxime Labrecque, la cui ricerca è unicamente rivolta all'universo dei mobili su misura.