Le opere pittoriche di Shirazeh Houshiary esigono la lettura e al tempo stesso la negano. Su una base di pittura acrilica nera o bianca, la matita è utilizzata per comporre differenti livelli di testo attraverso la ripetizione di due parole – un'affermazione e una negazione – che, sovrapposte l'una sull'altra, finiscono per trasformarsi in una rete intricata e in velature trasparenti, amalgamate poi attraverso un'esplosione di colore.
In Right of Springs, le iscrizioni serpeggiano e turbinano intorno a spaccature create nella rete testuale; da esse si propagano nubi vaporose di un vivido colore blu che si riversano su tutta la superficie; l'opera sembra acquisire volume per poi disperdersi nello spazio.
Le sculture più recenti realizzate da Shirazeh Houshiary, pur raggiungendo una chiara e convincente presenza fisica, sembrano sul punto di dissolversi sotto forze centripete o centrifughe.
Con la torre-scultura White Shadow, opera monumentale collocata all'esterno della galleria, la relazione tra assenza e presenza gioca un ruolo chiave, così come il dialogo con la natura, l'arte, l'architettura e la storia dell'ambiente circostante. L'opera è formata da colonne a spirale realizzate con mattoni forati in alluminio verniciato, ogni mattone ha non solo una funzione strutturale ma rappresenta un elemento di cesura nella composizione.
Muovendosi intorno alla scultura, lo spettatore può osservare le forme architettoniche trasformarsi in vuoto per poi ritornare a essere chiare forme architettoniche.
6 giugno – 27 luglio 2012
Lisson Gallery
via Zenale 3, Milano