Monologo è astrazione pura e la cornice come elemento contenitore di foto scompare; la cornice si estende su tutta la superficie e pone come condizione univoca che il ritratto sia rappresentato e generato dalla riflessione dell'astante. È declinato in cinque tipologie: il modello base (una semplice lastra riflettente, l'io reale, determinata dal taglio laser e dalle semplici piegature), il tipo A (la lastra presenta una bombatura convessa / creando un senso di pienezza ed egocentrismo), il tipo B (la lastra presenta una deformazione puntiforme e centrale / causando la quasi totale scomparsa dell'astante), il tipo C (la lastra presenta una deformazione ad onde concentriche / generando l'effetto narciso), il tipo D (la lastra presenta una serie rettangolare di piccole bombature convesse / con la conseguente molteplicità dell'io astante).
La cornice oltrepassa il suo tradizionale significato di oggetto "conservatore" e raggiunge dinamiche vicine al nostro mondo contemporaneo, perennamente mutevole.
Il concept generale pone l'oggetto come elemento "vivente" capace di tradurre emozioni, sensazioni e vita; una trasposizione naturale, un processo fisico spontaneo, un'osmosi. Concetti umani quali: "riflessione", "personalità", "espressione", "sogno" e "corpo/struttura" come solventi, passano da un compartimento a maggiore concentrazione (uomo) verso il compartimento a minor potenziale (oggetto) generando un organismo concettuale. La mostra sarà accompagnata da un catalogo curato da Gumdesign ed edito da Pezzini Editore che conterrà i contributi di alcuni fra i più importanti giornalisti e critici del design quali Silvana Annicchiarico (direttrice del Triennale Design Museum di Milano), Cristina Morozzi (critica e giornalista Interni), Marco Sammicheli (design editor Edizioni Zero), Gianluca Sgalippa (architetto e giornalista, autore editoriale sul design contemporaneo), Giorgio Tartaro (giornalista e conduttore Design.Book su Leonardo - Sky) e una presentazione di Marco Romanelli (architetto e critico del design).