Il progetto allestitivo per il Fryderyk Chopin Museum di Varsavia si basa su quattro principi chiave:
Leggerezza del sistema espositivo
L’intervento dialoga e nasce dal confronto con le sale espositive dell’Ostrogski Castle, con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità di ciascun ambiente, senza modificarne l’immagine e il valore storico. A tal fine, i sistemi espositivi sono stati progettati per essere autoportanti e indipendenti dalle pareti esistenti, così da potersi inserire facilmente nel contesto in modo autonomo e non invasivo.
Compresenza e individuazione di differenti percorsi tematici
La complessità, intesa come ricchezza dei contenuti che il museo intende esporre, si traduce in un sistema di differenti percorsi tematici che il visitatore può scegliere di seguire. All’interno di ogni sala è possibile rintracciare chiaramente l’asse temporale di inquadramento storico attraverso un sistema espositivo multimediale, che permette di avere allo stesso tempo anche una visione d’insieme.
Interazione come sistema aperto di approfondimento, di zoom dei contenuti esposti
I sistemi interattivi multimediali sono stati progettati per essere lo strumento attraverso cui approfondire i contenuti delle diverse sale, lasciando quindi al visitatore la possibilità di scegliere i tempi e la modalità di lettura. L’invito a “toccare”, ad interagire con i sistemi espositivi, è finalizzato a stimolare la curiosità dell’osservatore, inducendolo ad andare oltre il primo livello possibile di interpretazione dei contenuti.
Realizzazione di diversi “emotional landascapes”
La necessità di esporre con chiarezza e immediatezza differenti aree tematiche, ha portato allo sviluppo di diverse strutture allestitive, che compongono un sistema di “emotional landascapes”, in grado di catturare l’attenzione e la curiosità del visitatore, attraverso la stimolazione di tutti i suoi sensi.
Ico Migliore e Mara Servetto
(Migliore + Servetto Architetti Associati)