Design Miami Basel 2015

Punto di riferimento per gli appassionati di design, quest’anno Design Miami/ Basel ha festeggiato i suoi 10 anni, commissionando il prestigioso progetto “Design At Large” ad André Balazs.

Gli appassionati dell’arte e del design – si sa – a giugno vanno a Basilea. La città svizzera è, da tempo, un punto di riferimento all’interno del panorama fieristico internazionale. Quest’anno, Design Miami/ Basel (16–21 giugno 2015) ha festeggiato i suoi 10 anni, commissionando il prestigioso progetto “Design At Large” ad André Balazs, che riempie la “piazza d’armi” oltre la reception d’ingresso con una serie di architetture di grande formato: una selezione d’autore di Unité d’habitation, storiche e contemporanee, di diverso genere.

Design at Large vista della mostra. Da sinistra: Paper Tea House, Shigeru Ban/ presentata da Nilufar Gallery; Flower House, Edouard François/ presentata da Galerie Philippe Gravier

Design at Large vista della mostra. Da sinistra: Better Shelter Housing Unit; Volkswagen T2 Westfalia Helsinki Camper Van

Design at Large vista della mostra. In senso orario: Better Shelter Housing Unit/ Volkswagen T2 Westfalia Helsinki Camper Van; Total Filling Station, Jean Prouvé, presentata da Galerie Patrick Seguin; The Original Dwelling, Atelier Van Lieshout, presentata da Carpenters Workshop Gallery

Design at Large vista della mostra. Da sinistra: Paper Tea House, Shigeru Ban presentata da Nilufar Gallery; Flower House, Edouard François, presentata da Galerie Philippe Gravier

Design at Large vista della mostra. The Original Dwelling, Atelier Van Lieshout, presentata da Carpenters Workshop Gallery

Immancabile, in tutti i sensi, Jean Prouvé, cavallo di battaglia della galleria francese capitanata da Patrick Seguin che presenta Total Filling Station, un progetto del 1969 per una stazione di servizio prefabbricata circolare e trasparente. Poco distante, svetta la facciata d’oro della Flower House di Edouard François, progetto d’architettura sostenibile del 2015, presentato dalla Galerie Philippe Gravier. Chi ama il lavoro di Atelier Van Lieshout sarà rimasto affascinato dalla Pool House, capsule-house bianca che rimanda alle forme del neolitico. Realizzata quest’anno, è un’opera che include uno spazio per far giocare i più piccoli e un bar, ed è stata presentata dalla Carpenters Workshop Gallery di Londra.

Nina Yashar, anima della galleria milanese Nilufar, ha presentato la Paper Tea House 02, progetto di Shigeru Ban in tubi alveolari di cartone (2006). Queste abitazioni in micro-formato – che sembrano essere i nuovi highlight dei collezionisti più appassionati – sembrano pronte per essere posizionate sul picco di una montagna, in riva a una spiaggia o nel giardino di casa. Sono curiose e attraenti “casette”, dove il micro sostituisce il macro e l’essenzialità fa ridurre la possibilità di aggiungere ornamenti, nelle città dove i metri quadrati si stanno riducendo a vista d’occhio.

L’audace scelta fuori dagli schemi in ouverture di una fiera pensata per chi invece di metri quadrati ne dovrebbe avere a disposizione è stata invece favorevolmente sorprendente. Salendo al primo piano, la galleria di New York Demisch Danant mostrava una serie di tappeti in lana annodati a mano da Sheila Hicks dal titolo Prayer Rugs, opere del 1972 prodotte per una mostra dell’artista in Marocco.

Deliziose le produzioni dell’artista tedesca Renate Müller per la galleria R&Company di Evan Snyderman e Zesty Meyers: una serie di giocattoli in stoffa ricamata per bambini, ma da prezzi per adulti, sviluppata negli anni Sessanta. I cavalli-sgabello hanno tutti la stessa taglia, ma ognuno ha carattere ed espressione specifici. Nella sezione “Design Curio”, che propone la selezione di progetti fieristici curatoriali, Max Lamb con Dzek (l’esperto Brent Dzekciorius, anima del brand) presenta la versione noire del suo progetto di camouflage domestico (del 2014) dal titolo Marmoreal, adattato ora per il bagno – con tanto di tazza e sciacquone testati dal designer stesso –, mentre la galleria belga Maniera ha esibito una selezione di oggetti creati da architetti – i Wolfers Stools di Richard Venlet, sgabelli-lampada da terra o da sospensione color argento.

Tutti e tre freschi e affascinanti, tra i progetti speciali promossi da Swarovski è stato 47° di Tomás Alonso a sorprendere per l’acuta indagine sull’angolo di rifrazione e riflesso della luce, intuizione ben restituita nella serie di lampade dai diversi toni cromatici. La coppia anglo-nipponica di Studio Swine ha indagato invece un mondo che non c’è, grazie a una storia ispirata a un immaginario pianeta di cristallo, Terraforming.

Elaine Yan Ling Ng hanno creato Sundew, tre macro-trasposizioni danzanti, ispirate alle piante carnivore tropicali, capaci di attrare l’attenzione per il dolce movimento, lo scintillio e il profumo. A proposito di Tropici, per celebrare l’anniversario nella grigia e piovosa Basilea di giugno, la fiera ha lanciato una capsule-collection di abbigliamento – giacca, cappello, scarpe e borsa firmati da Pierre Frey – per ricordare le calde spiagge che, nel 2005, hanno ospitato la prima edizione in Florida: un pattern originale nato dalla sovrapposizione di tre diversi tessuti vintage della casa francese a creare Chromatropic, texture prodotta in collaborazione con Hentsch Man e J. Crew.

Design Miami Basel 2015

Punto di riferimento per gli appassionati di design, quest’anno Design Miami/ Basel ha festeggiato i suoi 10 anni, commissionando il prestigioso progetto “Design At Large” ad André Balazs.

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