L’installazione è accompagnata da un video-ritratto girato nello stesso spazio, dove un attore che interpreta il designer Lombardo, viene ripreso mentre interagisce con alcuni dei suoi oggetti più iconici. Una voce fuori campo come se fosse il designer stesso a parlare, narra del suo approccio al design e di come si sia modificato nel tempo citando stralci di una intervista realmente rilasciata a Parma nel Giugno del 1992. La conclusione del monologo è, però, pura finzione: i designer si appropriano della figura di Roberto Sambonet per mettere in discussione il ruolo che un museo del design ha nella formazione di un dibattito interno alla disciplina e la necessità di lasciare la storia alle spalle per fare del design una disciplina indipendente dai nazionalismi.
L’installazione Cucina Sambonet è un modo per Formafantasma di maggiare Roberto Sambonet ma anche, attraverso una vera e propria “messa in scena”, di mettere in discussione la complessa relazione tra interpretazione e rappresentazione storica.
Fino al 23 Febbraio 2014
Formafantasma: La Sindrome dell’influenza
Viale Alemagna 6, Milano