Uno dei risvolti positivi legati alla partecipazione a quella interessante ma faticosa kermesse che è il circuito off del Salone del Mobile è fare delle instant visit a luoghi preziosi per la storia del design e dell’architettura saltando la prassi burocratica. Motivo più che sufficiente per partecipare alla serata organizzata da Bombay Sapphire allo Studio Museo Achille Castiglioni, in piazza Castello, che continua a condividere il luogo e le storie che esso custodisce grazie a progetti mirati come questo, dopo i cinque anni (dal 2006 al 2011) di partnership con la Triennale che hanno oltre 28.000 visitatori.
Al centro delle due Evenings of imagination organizzate dalla casa del gin dalla bottiglia blu zaffiro—che in passato ha coinvolto in progetti speciali designer quali Tom Dixon, Ron Arad, Marcel Wanders, Patricia Urquiola, Moritz Waldemeyer—ci sono state la nuova versione del gin ispirata ai sapori dell’Est asiatico, la Bombay Sapphire East, e il progetto di “bar a sorpresa” creato dal designer catalano Martí Guixé e dallo chef finlandese Antto Melasniemi.
L’idea è nata da quest’ultimo, che ha chiesto a Guixé di realizzare un banco bar che fosse temporaneo o permanente, comodo da trasportare e facile da posizionare nelle più diverse location e nei più disparati eventi.
Saliti gli scalini che portavano allo Studio Castiglioni—dopo un primo stop al bancone bar alloggiato nel cortile—ci si imbatteva nella grande scatola di legno di 180 x 73 x 118 cm, dotato di luci e ripiani per dotare un micro-bar di massima funzionalità, ideata dal designer noto per la sua capacità di ampliare i paradigmi e le frontiere del design e del food design. I più fortunati, come noi, sono stati anche serviti direttamente dai due creativi, per poi proseguire la visita allo studio supportati da appassionati studenti del Politecnico.
Studio Museo Achille Castiglioni
Piazza Castello 27
11 e 12 aprile 2013
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