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La casa di vetro, in 12 progetti da conoscere
Pierre Chareau, Bernard Bijvoet, Maison de verre, Parigi, Francia 1931
La casa è una delle prime (e più felici) opere di lessico modernista, riconoscibile nella schiettezza dei volumi e nell’impiego di materiali "industriali". L’involucro è composto da acciaio e blocchi di vetro traslucidi alternati a parti trasparenti. Internamente, la suddivisione spaziale è scandita da schermi scorrevoli, pieghevoli o rotanti in vetro e lamiera forata.
Pierre Chareau, Bernard Bijvoet, Maison de verre, Parigi, Francia 1931
Vai all'articoloPhilip Johnson, Glass House, New Canaan, Connecticut, USA 1949
L’edificio, progettato da Johnson come buen retiro per se stesso e ispirato alla casa Farnsworth di Mies van der Rohe (costruita solo qualche anno dopo ma di cui già si conosceva il progetto), è un parallelepipedo interamente vetrato e trasparente, disposto su un podio di mattoni e immerso in un ampio parco. L'interno è un unico spazio comune, interrotto solo da un cilindro di mattoni che ospita i servizi.
Philip Johnson, Glass House, New Canaan, Connecticut, USA 1949
Vai all'articoloLudwig Mies Van der Rohe, Casa Farnsworth, Plano, Illinois, USA 1951
La casa, sospesa su pilastri a 1,5 m da terra, è un parallelepipedo che sembra fluttuare nel vuoto, con struttura metallica leggera tinteggiata in bianco e involucro vetrato che crea una connessione ininterrotta con il parco circostante. L’interno è un grande spazio unico fluido e flessibile, con al centro i blocchi in legno contenenti il guardaroba, il bagno e la cucina.
Ludwig Mies Van der Rohe, Casa Farnsworth, Plano, Illinois, USA 1951
Vai all'articoloLina Bo Bardi, Casa de Vidro, San Paolo, Brasile 1951
La casa, progettata da Lina Bo Bardi per se stessa e il marito, è una essenziale “scatola” trasparente che si solleva da terra su esili pilotis per ridurre l’impronta del costruito nel lussureggiante giardino punteggiato da vegetazione tropicale.
Pierre Koenig, Case Study House #22 (Stahl House), Los Angeles, USA 1960
Più volte scelta come set cinematografico, la casa adagiata sulle colline di Hollywood con affaccio spettacolare su Los Angeles, con le sue forme essenziali, le strutture puntiformi, le superfici diafane e l’immancabile piscina è un emblema di edonismo, oltre che del Modernismo Californiano.
Pierre Koenig, Case Study House #22 (Stahl House), Los Angeles, USA 1960
Vai all'articoloAlbert Frey, Frey House II, Palm Springs, California, USA 1964
La casa, costruita da Frey come abitazione di famiglia, è stata costruita con l’intento di impattare il meno possibile sull’ambiente. La costruzione, dall’impianto planimetrico compatto e funzionale, si appoggia su un podio di blocchi di cemento, compenetrandosi allo stesso tempo con le rocce del paesaggio circostante, ed è caratterizzata da una leggera struttura metallica, ampie campate vetrate e una copertura in metallo ondulato verniciato.
Hiroshi Nakamura & NAP, Optical glass house, Hiroshima, Giappone 2012
Questa casa, incastonata nel fitto tessuto edificato di Hiroshima e affacciata su una strada trafficata, ritrova la privacy grazie ad uno schermo 6.000 blocchi di vetro ottico ad elevata trasparenza che protegge il giardino e l’abitazione, isola efficacemente dal rumore e lascia filtrare percettivamente le dinamiche della città all’esterno.
Hiroshi Nakamura & NAP, Optical glass house, Hiroshima, Giappone 2012
Vai all'articoloStudio Odile Decq, Maison de Verre, Carantec, Francia, 2015
La scatola in vetro inclinata, che si staglia incisivamente nel paesaggio bretone, è stata progettata come abitazione per un ipovedente: l’involucro opalescente delle facciate e del tetto, rivestiti da vetri bianchi lattiginosi e pannelli neri lucidi, consente un’illuminazione diffusa e non abbagliante in ogni ambiente. I pannelli di vetro sono isolati da una sottile lastra di tessuto traslucido che consente di evitare forti ombre.
Studio Odile Decq, Maison de Verre, Carantec, Francia, 2015
Vai all'articoloTomas Osinski, Invisible House, Joshua Tree, California 2019
La casa, incastonata nel paesaggio aspro del Joshua Tree National Park, è un parallelepipedo con struttura a sbalzo sorretto da supporti in cemento: il rivestimento in vetro specchiato fa letteralmente sparire la costruzione nel contesto naturale, creando l’illusione ottica di evanescenza per cui l’edificio è conosciuto.
Max Núñez, Casa de vidrio, Pirque, Santiago, Cile 2021
Questa abitazione per piante, un omaggio dichiarato alle costruzioni in ferro e vetro del XIX secolo (dai padiglioni alle serre), ospita una foresta tropicale di alberi di piccola taglia, felci, palme, muschi e orchideee, in un ambiente dove luce solare, temperatura e umidità generano ad un ecosistema artificiale unico. Protagonista del progetto è la copertura, composta da due volte in blocchi di vetro trasparente che filtrano la luce e, grazie alle striature nella superficie interna, riducono la radiazione diretta sulle foglie.
Max Núñez, Casa de vidrio, Pirque, Santiago, Cile 2021
Vai all'articoloSarmiento house, Tigre, Buenos Aires, Argentina
La piccola abitazione in legno con tetto a falde e tegole di Domingo Faustino Sarmiento (settimo Presidente dell'Argentina), dichiarata Monumento Storico Nazionale nel 1966, è protetta da un'imponente “teca” in vetro che la preserva dal tempo e dall’umidità, come un reperto museale.
David H. Brown, The Glass house, Boswell, British Columbia, USA 1952
Questa Glass House, situata su una roccia sulla sponda orientale del lago Kootenay, è stata concepita come un fantasioso capriccio abitativo nelle forme di un castello fiabesco rivestito da 500.000 bottiglie vuote e riciclate, disposte con il collo verso l’interno e consolidate con il cemento. Oggi l’edificio è un’attrattiva turistica lungo la British Columbia Highway 3A.