Museum De Fundatie

Bierman Henket Architecten ha progettato l’ampliamento del Museum De Fundatie di Zwolle, situato al confine tra il centro medievale e il parco novecentesco, con un volume spettacolare poggiato sopra l’antico Palazzo di Giustizia.

L’edificio del tribunale di Blijmarkt è stato progettato da Eduard Louis de Coninck nel 1938.

L’architetto scelse lo stile neoclassico per simboleggiare l’unità legislativa del nuovo regno, tradotta architettonicamente in una doppia simmetria e un ingresso monumentale che conduce a un atrio a doppia altezza.

La particolare posizione in cui sorge ha reso l’edificio un ponte di collegamento tra due mondi distinti: da un lato la città medievale introversa, fortificata e compatta, dall’altro il parco novecentesco, estroverso e dinamico.

Nel 1977 la struttura è diventata la sede degli uffici del Rijksplanologische Dienst, il dipartimento governativo di urbanistica. Con il cambio di destinazione è stato inserito un mezzanino negli alti soffitti delle due aule del tribunale. Dal 2005, in seguito all’intervento dell’architetto Gunnar Daan, l’edificio ospita il Museum De Fundatie.

Così come il Palazzo di Giustizia collegava orizzontalmente due mondi distinti, il progetto di ampliamento di Bierman Henket Architecten prevede una forma fluida, dinamica e contemporanea che completa l’edificio neoclassico in direzione verticale. I due corpi condividono la doppia simmetria, che nel nuovo intervento si traduce in una forma simile a quella di una palla da rugby, dando origine a una nuova identità urbana. Il contrasto prosegue negli interni: la successione delle classiche sale rettangolari del museo sottostante si contrappone agli spazi aperti e fluidi del volume ellittico superiore.

Il nuovo corpo, sostenuto da otto colonne in acciaio indipendenti che attraversano tutto l’edificio, ospita due piani espositivi, per un totale di 1.000 mq. L’addizione si presenta così come un corpo indipendente, architettonicamente e strutturalmente. Il volume, denominato Art Cloud, è rivestito all’esterno da 55.000 piastrelle ceramiche tridimensionali, la cui superficie vetrificata blu e bianca riflette il colore del cielo, fondendosi con esso. Le aperture sul fronte nord consentono alla luce solare di penetrare nelle sale espositive, dalle quali i visitatori possono godere di una vista panoramica sulla città.

In seguito all’ampliamento l’ingresso centrale originale è stato trasformato in un atrio dove convergono i due mondi, dal quale un ascensore vetrato conduce i visitatori ai diversi piani, mentre le scale sono state posizionate sulla parte esterna di ciascun livello. Vecchio e nuovo comunicano inoltre attraverso un passaggio vetrato affacciato sull’atrio e sulla città. Il progetto traduce così architettonicamente l’intento del museo di presentare, all’interno di un unico spazio, arte contemporanea e arte antica.