Il progetto sembra voler indicare un'alternativa ai sistemi tradizionali di arredo urbano fornendo a questi, attraverso un attento studio ergonomico, la possibilità di diventare dei momenti per sperimentare il proprio corpo. Urban Movement Design, di Sarah Gluck, Robyne Kassen e Simone Zbudil Bonatti, sono infatti dei designer impegnati nello studio di tutti quegli elementi presenti nella città che grazie allo studio della loro forma potrebbero trasformarsi in oggetti capaci di interagire fisicamente con i loro fruitori.
L'installazione per il MAXXI si arricchisce di altri due elementi: rampicanti e un sistema di nebulizzatori che garantiscono ombra e fresco nelle ore di sole, e una grande scritta fosforescente unire unite che ricopre la superficie della piazza, dove alla sera, anche grazie ad un sistema LED, illuminano lo spazio. Infine, le diverse parti di questa installazione, come previsto dai suoi progettisti, al termine del loro utilizzo potranno essere smontate e ricollocate altrove, estendendo il rapporto tra il MAXXI e la città. Matteo Costanzo [www.2ap.it]
Urban Movement Design, Roma, New York City
Progettisti: Urban Movement Design: Sarah Gluck, Robyne Kassen, Simone Zbudil Bonatti
Collaboratori: Anna Maria Zandara, Andrea Ribechini, Daniele Ludovisi, Marta Veltri, Azzurra Galanti, Vincenzo Gagliardi, Daniele Lampis, Emanuela Magnani, Eduardo Marques, Michael Caton, Ilana Judah, Kerim Eken, Ezra Ardolino, Annah Kassen
Mostra: 16 giugno – 23 settembre, Galleria 1
Eventi: 16 giugno – 4 novembre, Spazio YAP