The Reservoir: a pediatric clinic for East Africa

MUT-Architecture, un collettivo al lavoro tra la parte meridionale del Bronx di New York e Parigi, presenta il suo progetto di un ospedale pediatrico in Africa Orientale.

Se guardiamo in giù vediamo una porzione di territorio più o meno delle dimensioni di un villaggio. L'ospedale pediatrico, la sua funzionalità, è scalabile. Per soddisfare i bisogni della popolazione l'ospedale deve migliorare le condizioni della brughiera e il benessere di chi ci vive. La preoccupante scarsità d'acqua locale e la disponibilità d'acqua potabile spaventosamente limitata richiedono un progetto attivo, un metodo in grado di ribaltare la situazione. Proattivamente creiamo un sistema di benessere preventivo invece che prescrittivo, risolvendo i problemi idrici del villaggio. In base all'umidità del clima locale, l'inclinazione della struttura di bambù e la cisterna che essa rifornisce producono un adeguata provvista d'acqua. Acqua pulita e igiene non sono solo diritti umani fondamentali, ma armi essenziali nella guerra alla diffusione delle crisi sanitarie come le epidemie di colera e di dissenteria che flagellano la regione. Il metodo che proponiamo usa il sito dell'ospedale per fornire abbondanza di acqua potabile sia all'ospedale sia al villaggio da esso servito, alleviando così il carico di lavoro dell'ospedale stesso.

La struttura di bambù
La costruzione della struttura reticolare di bambù è molto semplice: e non richiede molto più della disponibilità di una grande quantità di bambù, di una mappa della struttura reticolare, di forza lavoro e di qualche centinaio di metri di cavo di rame. Tubi d'acciaio annegati in condutture di cemento armato, che possono essere realizzate con stampi di cartone, fissano la base della struttura. Queste condutture portano l'acqua alla cisterna principale attraverso tubi di grande diametro.

Terra
La costruzione della cisterna richiede una scavo nel terreno, dato che la cisterna sta sotto l'area destinata alla ricreazione. Questo scavo fornisce la terra usata per costruire i piccoli edifici di cui è fatta la clinica. Il lavoro di comprimere la terra e la costruzione con i blocchi che ne risultano impegnano la comunità e danno occasione di lavorare praticamente a chiunque lo desideri, data la diffusa competenza locale nelle costruzioni di fango e la loro semplicità di realizzazione. Per primi sorgono i muri permanenti di terra battuta; questi muri sostengono la coperture nella prima e nella seconda fase. Gli altri muri saranno realizzati con blocchi di fango. Questo metodo permette l'ampliamento della struttura dalla prima alla seconda fase senza soluzione di continuità.

Distribuzione dell'acqua
Una volta che l'acqua si sarà raccolta nella grande cisterna, verrà pompata in cisterne a gravità più piccole, collocate su basi di fango, realizzate con tubi di cemento armato e distribuite secondo le esigenze della clinica. Tettoie di lamiera ondulata proteggono le cisterne dal sole e contribuiscono a una climatizzazione confortevole degli edifici, oltre a fungere da ulteriore dispositivo per la raccolta dell'acqua in caso di precipitazioni al di fuori della stagione delle piogge. Una cisterna separata con un rubinetto separato verrà collegata all'esterno del perimetro di sicurezza della clinica e sarà accessibile al villaggio.

Terreno
Alla periferia della clinica si trova un piccolo stagno con un canneto. Scavare nel canneto fornisce fango per costruire, e così ai bordi del canneto sorge un muretto che lo separa dall'area della clinica. La combinazione di muro e canneto crea un duplice perimetro di sicurezza: chi volesse entrare dovrebbe passare dall'ingresso principale dell'ospedale oppure cercare di scavalcare un muro di oltre un metro guadando lo stagno del canneto, profondo quasi due metri, che fa da filtro alla spazzatura dell'ospedale. La limitata lunghezza del muro conserva all'ospedale un carattere di apertura quando lo si guarda dal lato dove risiede la comunità.

Periferia
L'acqua filtrata dal canneto viene incanalata fino a due luoghi del sito. Un prato destinato al riposo riceve l'acqua ripulita dal canneto. E una piccola piantagione di bambù irrigata dallo stagno cresce lungo il perimetro dell'ospedale. Lo scopo di questa piantagione è duplice: occorre bambù per sostituire periodicamente le canne della struttura che si fessurano; inoltre, secondo una nuova ricerca in corso di sviluppo, il bambù potrebbe essere usato nel digestore di biomasse dell'ospedale per incrementare la produzione di energia. I tempi della coltivazione e del taglio dei bambù in eccesso potrebbero essere in relazione con la seconda fase della costruzione, soddisfacendo le accresciute esigenze energetiche dell'ospedale.

Energia
Il digestore è collocato dietro gli edifici maggiori dell'ospedale. Le condutture del gas che escono da digestore forniscono combustibile per cucinare nella zona destinata ai genitori, riscaldamento e refrigerazione. Una latrina a fossa biologica fornisce al digestore deiezioni umane, il che costituisce un modo di eliminarle produttivamente; i rifiuti organici della cucina comune possono essere sottoposti a compostaggio e alimentare il digestore. Il canneto produrrà anch'esso, come sottoprodotto del processo di filtraggio, delle biomasse che saranno asportate dal suo fondale. E potenzialmente gli abitanti del villaggio potranno contribuire con i loro rifiuti organici agli usi dell'ospedale. MUT-Architecture

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