Casa Arco: economia come sintesi di progetto

Nel progetto di questa casa, realizzata nella zona più devastata dal terremoto del 2010, lo studio Pezo von Ellrichshausen stupisce ancora una volta per capacità di sintesi ed espressività.

La casa Arco è stata costruita nel 2011 dallo studio cileno Pezo von Ellrichshausen a Concepción nella zona più devastata dal terremoto del 2010. Per capire pienamente quest'opera, è necessario inscriverla all'interno del difficile processo della ricostruzione, che da più di due anni si sta portando avanti in tutto il Paese. Questo non solo perché i proprietari – una coppia di artisti – viveva in una casa che è stata completamente distrutta dalla forza del sisma, ma soprattutto perché questa architettura ha lo stesso comune denominatore di altri progetti per la ricostruzione, sia pubblici sia privati: l'economia.

Nella casa Arco, però, il concetto di economia si arricchisce di significato e sintetizza le principali operazioni progettuali che permettono di capire il significato profondo dell'opera. Economia significa sincerità strutturale: la casa si compone di pochissimi elementi architettonici, un basamento di cemento armato, pilastri e travi metalliche delle stesse dimensioni e grandi superfici vetrate. Il volume è un prisma puro di 4 livelli, il primo dei quali si incrosta nel terreno, mentre gli altri tre si contrappongo all'inclinazione dello stesso per mezzo della loro verticalità.

Queste decisioni elementari danno come risultato una forma geometrica di semplice lettura. Il volume si dibatte tra le linee verticali e orizzontali che definiscono il progetto. In una zona a grandissimo rischio sismico, la parte verticale sfida la statica; mentre quella orizzontale s'incarica di assorbire questa tensione e trasmettere una sensazione di profonda serenità. Questa particolare condizione dà come risultato un progetto equilibrato in cui la geometria è protagonista.
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
L'economia in questo progetto non fa riferimento solamente all'uso di pochi materiali, ma anche al modo di disegnare la casa. Questo fatto è ben rappresentato dagli elaborati del progetto, con pochissimi segni. L'opera è priva di dettagli sofisticati e si risolve mediante l'uso di tecnologie elementari, ben conosciute dalla mano d'opera cilena non qualificata, permettendo così di costruire la casa velocemente e in modo economico.
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Economia, infine, nella casa Arco significa soprattutto il buon uso delle poche risorse disponibili. Il peso della struttura scompare negli spazi interni della casa, al fine di lasciare spazio alla vista del paesaggio. In questo modo, i ridotti spazi domestici si ampliano all'esterno. Eliminando il limite visivo tra interno ed esterno, gli spazi domestici, altrimenti di dimensioni ridotte, si ampliano sensibilmente, estendendo virtualmente la superficie abitabile. La luce è un altro elemento che gioca un ruolo centrale. Una lama zenitale divide il prisma in due parti definendo il nucleo centrale che contiene le scale. Passando da un piano all'altro, la luminosità aumenta e trasforma il vano scale da uno spazio di servizio al vero cuore della casa. Questo è, tra l'altro, l'unico luogo in cui si può percepire la verticalità del volume. Il corpo scale e le pareti attrezzate definiscono gli ambienti; mentre pochi mobili in legno costruiti su misura determinano il programma e danno vita allo spazio.
In questo progetto compaiono alcuni elementi nuovi, che dimostrano la capacità dei due architetti di evolversi e proporre nuovi temi all'interno delle proprie opere
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Se letta nella traiettoria di questo studio, la casa Arco presenta alcuni elementi di continuità, rispetto alla ricerca disciplinare portata avanti da Pezo von Ellrichshausen. Ma allo stesso tempo, in questo progetto compaiono alcuni elementi nuovi, che dimostrano la capacità dei due architetti di evolversi e proporre nuovi temi all'interno delle proprie opere. Tra i loro progetti più conosciuti, ricordiamo le case Poli e Fosc (presentate alla Biennale di Venezia del 2010): volumi pressoché ermetici nei quali la tensione tra interno ed esterno è affidata alle aperture, rigorosamente quadrate. La casa Arco, invece, è assolutamente esplicita. Interno ed esterno coincidono. I primi due progetti si costruiscono in cemento armato a vista e la loro immagine è assolutamente stereotomica mentre nella casa Arco la ricerca è di tipo tettonico dando importanza particolare alla struttura portante dell'edificio. D'altra parte, però, queste architetture condividono la rigorosità con la quale si definisce il progetto, incentrata nel profondo rispetto per la geometria e l'essenzialità. Ancora una volta, con un'opera modesta in quanto a dimensioni, questo studio di architettura riesce a stupire per la capacità di sintesi ed espressività.
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile
Casa Arco realizzata da Pezo von Ellrichshausen a Concepción, Cile

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