ITN Architects: The Hive

I graffiti e l'iconografia hip-hop incisi sulla superficie esterna di questa residenza danno vita a geometrie particolari che, estruse nella zona living, ne definiscono direttamente gli spazi interni.

La residenza The Hive è opera dell'architetto australiano Zvi Belling dello studio ITN Architects. L'architetto ha sviluppato il progetto con il suo amico "Prowla", un rispettato graffitista di Melbourne che ha creato per l'occasione la composizione di lettere presente in facciata. Le pareti esterne dell'abitazione in calcestruzzo prefabbricato, sono incise con questo lettering unito ad altri elementi iconografici hip hop. Il pannello in rilievo dei graffiti riporta la scritta 'hive', con l'intenzione di introdurre alla codificazione culturale delle lettere, necessaria per decifrare le parole. Le geometrie dell'esterno determinano direttamente gli spazi interni, estruse negli spazi abitativi come murature di sostegno e pareti.

Il nuovo edificio si inserisce nel tessuto dell'area Carlton dove, in apparente contraddizione, si lega all'edificio preesistente creando una nuova tipologia culturale integrata che espone la storia del sito con scorci e dettagli di materiali d'epoca.

La strada urbana è celebrata rendendo permanente quella che è invece un'arte effimera. Ci sono tensioni intrinseche nell'edificio, dove l'"effetto a spruzzo" dei graffiti è ottenuto senza l'uso di alcuna vernice.

In apertura e qui sopra: ITN Architects, <em>The Hive</em>, Melbourne. Fotografia di Patrick Rodriguez — In apertura e qui sopra: ITN Architects, *The Hive*, Melbourne. Fotografia di Patrick Rodriguez

La facciata in calcestruzzo con lettere, frecce, e gocce in rilievo, è stata incassata all'interno dell'involucro in mattoni del vecchio atelier di un sarto. Le lettere alte 4 metri sono elementi autoportanti in calcestruzzo, che scaricano a terra il peso dei quattro piani in coincidenza con la lettera 'E', e definiscono al contempo l'ingresso visuale all'abitazione. Allo stesso modo i segni di interpunzione nelle facciate corrispondono all'interno a punti con viste interessanti da cui penetra la luce naturale.

Le lettere del graffito erano state inizialmente concepite in muratura ma il cemento è stato poi scelto come materiale per l'intero edificio. La sfida logistica principale degli architetti è stata quella di installare le lettere giganti dal peso di 14 tonnellate l'una, nella fase iniziale del processo di costruzione e poi proteggerle per tutta la durata del cantiere. La casa, pensata per essere abitata dallo stesso architetto, presenta pannelli scorrevoli a scomparsa da cui fuoriescono le persiane per la ventilazione tra le stanze. Pannelli solari sono disposti sul tetto mentre un serbatoio d'acqua è stato installato al di sotto dell'area del parcheggio. Riusando il tessuto urbano esistente, è stato concepito un edificio ad alta densità con una minima occupazione del suolo, in linea con i principi di uno sviluppo edilizio sostenibile.

In apertura e qui sopra: ITN Architects, <em>The Hive</em>, Melbourne. Fotografia di Zvi Belling — In apertura e qui sopra: ITN Architects, *The Hive*, Melbourne. Fotografia di Zvi Belling

Architetti: ITN Architects
Capo progetto: Zvi Belling
Team: Silas Gibson; Jenny Cham; Atsushi Kubota
Artista graffiti: Prowla - RDC Crew Melbourne
Costruttore: Kalitek Constructions
Ingegneria: Meyer Consulting Engineers
Geometra: Building Strategies
Pannello artistico esagonale: Enlai Hooi
Calcestruzzo prefabbricato: Euro Precast

ITN Architects: The Hive

I graffiti e l'iconografia hip-hop incisi sulla superficie esterna di questa residenza danno vita a geometrie particolari che, estruse nella zona living, ne definiscono direttamente gli spazi interni.

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