Imagined Places

Al Tropenmuseum di Amsterdam, cinque artisti offrono sguardi alternativi sul rapporto persona-luogo-identità, focalizzandosi sulla realtà della migrazione forzata attraverso luoghi reali e immaginari.

"Imagined Places", curato da Anke Bangma e in mostra al Tropenmuseum di Amsterdam fino al 14 aprile, indaga sul rapporto tra persona-luogo-identità cercando di capire se il luogo di origine di una persona ne determini l'identità. La mostra non si focalizza sul significato del luogo fisico, ma sul nostro legame con luoghi che si trovano 'altrove'. Adrian Paci, Zineb Sedira, Bouchra Khalili, Claudia Cristovão e Ho-Yeol Ryu presentano foto e installazioni video che ritraggono luoghi reali e immaginari, in una ricerca sul desiderio di essere altrove e sulla realtà della migrazione forzata.

Questa mostra è l'ultima di una serie di quattro mostre sperimentali supportate dalla Mondrian Fund — "The Dono Code: Betsabeé Romero", "Cars & Traces: Erick Beltrán", "The World Explained" e "Imagined Places" — in cui il Tropenmuseum sviluppa una visione sul ruolo dell'arte nello spazio museale.

I cinque lavori esposti propongono l'immagine di un'esperienza collettiva inserita in un tempo in cui l'immigrazione e la mobilità giocano un ruolo centrale. Video e fotografia diventano mezzi potenti per rappresentare questa esperienza, e permettono agli artisti di manipolare la realtà e la finzione, scambiando la realtà esterna e l'esperienza intima e mostrando come le persone si connettono ai luoghi attraverso la memoria e la fantasia, più che con l'interazione fisica.

Imagined Places

Al Tropenmuseum di Amsterdam, cinque artisti offrono sguardi alternativi sul rapporto persona-luogo-identità, focalizzandosi sulla realtà della migrazione forzata attraverso luoghi reali e immaginari.

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