Artissima 18

Quest'anno Artissima, per la seconda volta sotto la direzione artistica di Francesco Manacorda, si svolgerà dal 4 al 6 novembre 2011 (anteprima il 3) negli spazi dell'Oval, al Lingotto.

Molte delle novità che avevano contraddistinto la scorsa edizione della fiera tornano con rinnovata vitalità nel progetto di Manacorda per Artissima 18, rappresentandone veri e propri punti di forza.
È riconfermata la spettacolare sede dell'Oval, padiglione dall'originale taglio architettonico, realizzato in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, che con i suoi 20.000 mq illuminati naturalmente, si è mostrato un luogo di grande efficacia per ospitare la manifestazione.

Artissima 18 ospiterà 161 gallerie (58 italiane e 103 straniere) suddivise in quattro sezioni: Main section (le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale), New Entries (riservata alle giovani gallerie, con meno di cinque anni di attività e presenti per la prima volta ad Artissima. Quest'anno sono state ammesse 25 gallerie provenienti da 11 paesi), Present Future (dedicata a 16 artisti emergenti invitati da un team di curatori internazionali e presentati dalle loro gallerie di riferimento. La sezione è realizzata in collaborazione con illycaffè) e Back to the Future (dedicata ad artisti attivi negli anni '60 e '70 che hanno avuto un limitato riconoscimento negli ultimi decenni, ma il cui lavoro è particolarmente significativo oggi. Nel 2011 propone 20 artisti).
In alto: Botto & Bruno, <i>Save</i>, 2011. Courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli. Sopra: Primož Bizjak, <i>Calle amparo n17</i>, 2007.
In alto: Botto & Bruno, Save, 2011. Courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli. Sopra: Primož Bizjak, Calle amparo n17, 2007.
Il programma propone quest'anno due diversi progetti curatoriali, autonomi ma al contempo fortemente connessi l'uno all'altro: il primo si svolgerà all'interno della fiera, mentre il secondo avrà una collocazione all'esterno e sarà aperto solo in orario serale. Entrambi i progetti si concentrano su nuovi modelli e strutture per la produzione, l'interpretazione e la diffusione dell'arte contemporanea e, per la prima volta nell'ambito di una fiera, sono curati da artisti.
Il primo, dal titolo Approssimazioni Razionali Semplici, si svolgerà all'interno della fiera: è un progetto per un museo imaginato dall'artista torinese Lara Favaretto con Francesco Manacorda.
Il secondo, dal titolo Artissima LIDO, è un progrmma di mostre e eventi curato da tre artisti italiani, Christian Frosi, Renato Leotta e Diego Perrone, aperto solo in orario serale al di fuori della fiera, in diversi spazi del quadrilatero romano. Un'indagline sull'arte "non ufficiale", prodotta da collettivi, associazioni e gruppi no-profit.
Ziad Antar, <i>Building in Achrafieh, Built In 1992</i>, 2007.
Courtesy of Selma Feriani Gallery, London.
Ziad Antar, Building in Achrafieh, Built In 1992, 2007. Courtesy of Selma Feriani Gallery, London.
Con Approssimazioni Razionali Semplici di Favaretto e Manacorda, Artissima prosegue il percorso di ricerca sullo scenario futuro dei musei, avviato la scorsa edizione con la Casa delle Contaminazioni di Raumlabor (guarda il video). Il titolo del progetto si rifà a un modello matematico che definisce un'interpolazione – ovvero la determinazione approssimata dei valori di una grandezza usando valori noti – che usa funzioni razionali. Approssimazione, nel suo significato etimologico di "avvicinamento", suggerisce anche le linee portanti del progetto che riunisce idee e attitudini diverse, proponendo un'organizzazione fittizia, effimera, nomade che esisterà solo per i quattro giorni di fiera. Questa "istituzione provvisoria" sarà modellata su alcune funzioni tradizionali dei musei di arte contemporanea – la collezione permanente, la mostra temporanea, il dipartimento pubblicazioni, l'auditorium, il dipartimento educativo, il deposito – ri-pensando il loro modus operandi attraverso una selezione di progetti già esistenti o di nuove proposte da parte di singoli, collettivi e istituzioni, scelti nel panorama artistico mondiale per la loro capacità di inventiva nel re-immaginare metodi operativi e programmatici.
Il programma propone quest'anno due diversi progetti curatoriali, autonomi ma al contempo fortemente connessi l'uno all'altro: il primo si svolgerà all'interno della fiera, mentre il secondo avrà una collocazione all'esterno e sarà aperto solo in orario serale.
Ayesha Jatoi, <i>Clothes Line (1)</i>, 2006. Courtesy GREY NOISE, Lahore.
Ayesha Jatoi, Clothes Line (1), 2006. Courtesy GREY NOISE, Lahore.
Artissima LIDO si svolgerà la sera nel quartiere medioevale del Quadrilatero romano, diversi progetti di artisti e collettivi provenienti da tutta Italia saranno provvisoriamente ospitati in una serie di spazi urbani per portare avanti, allo stesso tempo e nello stesso luogo, le loro diverse attività sperimentali. Curato da Christian Frosi, Renato Leotta e Diego Perrone Artissima LIDO offrirà una fitta, varia e articolata serie di mostre, performance, proiezioni, concerti, conversazioni e libri in negozi, ristoranti, caffè, studi, laboratori e cortili della zona. Punto di partenza per una passeggiata nel quartiere sarà l'Artissima Social Club, un locale temporaneo dove il mondo dell'arte e i visitatori della fiera potranno incontrarsi ogni sera.
Igor Grubic, <i>366 LIBERATION RITUALS: SMALL CONTEMPLATIVE ACTIONS</i>. Courtesy of the artist and Galerija Škuc, Ljubljana.
Igor Grubic, 366 LIBERATION RITUALS: SMALL CONTEMPLATIVE ACTIONS. Courtesy of the artist and Galerija Škuc, Ljubljana.
Thomas Wrede, <i>Drive In Theatre</i>, 2009. Courtesy Photo&Contemporary, Torino.
Thomas Wrede, Drive In Theatre, 2009. Courtesy Photo&Contemporary, Torino.

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