La storia del design

Il volume di Charlotte e Peter Fiell è un racconto appassionato sulla storia del design di tutti i tempi, ricco di spunti etici sull’eredità che, attraverso i manufatti, lasceremo alle generazioni future.

Charlotte e Peter Fiell, The Story of Design, Carlton Books, 2013.

“Il buon design non riguarda la ricchezza e ancor meno l’eleganza. Non riguarda le novità, ma piuttosto la produzione di città, di case, e di cose che soddisferanno al meglio i bisogni delle persone; quei bisogni di oggetti pratici, onesti, economici, durevoli e belli, che si possono usare e vedere nella vita di tutti i giorni”.

Con la definizione chiara e significativa di design di Anthony Bertram, si apre il volume di Charlotte e Peter Fiell The Story of Design, che traccia una storia dell’evoluzione degli oggetti della vita quotidiana, attraverso i bisogni dell’uomo, dalla preistoria ai giorni nostri.

D’impostazione scientifica e rigorosa, il volume ha il pregio di offrire una lettura divulgativa e scorrevole, rivolta anche a un pubblico non specializzato, grazie al linguaggio chiaro e alla scelta degli autori di seguire un percorso cronologico e non tematico, che ripercorre le tappe salienti della cultura materiale, attraverso soglie storiche e aree geografiche precise.

Charlotte e Peter Fiell, The Story of Design, Carlton Books, 2013
Da un elmo corinzio in bronzo del 700 a.C. all’ultima versione di iPhone Apple, c’è tutta la storia dell’umanità, dei suoi bisogni quotidiani, dei suoi desideri. È una storia dei manufatti in senso ampio: scorrono tra le pagine immagini di macchine per cucire, armi, treni, mobili, ma anche teiere, radio, poster e copertine di libri. Nel suo significato etimologico di “progettazione”, design è tutto ciò che viene inventato e prodotto dall’uomo. E riflette, come uno specchio, la società e la condizione umana di una data epoca.
Charlotte e Peter Fiell, The Story of Design, Carlton Books, 2013
Attraverso i secoli dell’artigianato e della produzione di oggetti artistici – dai guerrieri di terracotta cinesi, agli artefatti di Benvenuto Cellini, alla produzione di armi o porcellane – si passa all’epoca moderna della rivoluzione industriale che modificherà i processi produttivi, grazie alla meccanizzazione e alla produzione in serie. Da qui in poi, il racconto si sofferma e si snoda attorno ai momenti nodali della storia occidentale – l’Art Nouveau, il Bauhaus, l’American Dream, il Good Design, la controcultura e il design Pop, l’High-Tech, il Postmoderno.
Charlotte e Peter Fiell, The Story of Design, Carlton Books, 2013
Per affacciarsi, infine, al momento attuale, e proporre alcune riflessioni – brevi e significative – sulla società dei consumi e sull’attuale crisi economica che li influenza direttamente. Charlotte e Peter Fiell sottolineano con sobria lucidità quanto sia importante una visione sostenibile che riusi-riduca-ricicli le cose di cui abbiamo bisogno, secondo un’etica che ci renda consapevoli di cosa sia “assolutamente necessario”. Consapevoli che ogni manufatto ha un impatto non solo sulla nostra vita, ma anche su quella delle generazioni future.
Charlotte e Peter Fiell, The Story of Design, Carlton Books, 2013
Come sintesi di queste riflessioni, gli autori scelgono un’immagine emblematica, in ultima pagina: uno schizzo visionario di James Irvine sull’Utopian Design Antibody, dove il design è un utopistico e solare anticorpo ai problemi del mondo.

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