L’artista ha sviluppato un linguaggio personale come narratrice intradiegetica, testimone di soggetti silenziosi e di vittime definite come “danni collaterali”, spesso prive di un nome e dunque trattate solo come numeri. Sottili e seducenti, le sue opere offrono inizialmente una piacevole esperienza estetica, che presto però diventa qualcos’altro. Il suo lavoro critica l’ordine sociale ed economico che rende normali certe morti violente, trasgredendo le convenzioni sociali e artistiche e sottolineando la complicità del governo nel produrre violenza e nel generare povertà.
25 marzo – 25 giugno 2017
Sobre la sangre
a cura di Francesca Guerisoli e Angel Moya Garcia
Tenuta Dello Scompiglio
via di Vorno 67, Vorno