Woven Chronicle è costituito da un’intricata rete di fili elettrici intrecciati a mano per assomigliare a una recinzione. I fili creano una mappa del mondo sovrapposta alle rotte migratorie che collegano le persone e le merci e, contemporaneamente, contribuiscono a creare le barriere culturali. Il lavoro fa riferimento al trasferimento attivo di informazioni e di energia che deriva dalla mobilità e dall’incrocio di viaggiatori, ed è ulteriormente accentuato da una colonna sonora ambient che evoca il brusio e riverberi delle telecomunicazioni, dell’industria e dei viaggi.
Nel contesto delle mutevoli paesaggi urbani e culturali di Vancouver, Woven Chronicle riporta alle origini della diversità etnica e culturale. Mentre il Canada celebra una miriade di etnie e culture, le questioni della discriminazione e della disuguaglianza si fanno ancora sentire tra le popolazioni immigrate e quelle residenti. La superficie porosa della mappa di Kallat rivela buchi proverbiali nell’idea utopica e ingenua di una unità nella diversità, offrendo un disegno del mondo globalizzato.
Tessuta dall’artista e dai suoi assistenti nei villaggi rurali in India, la mappa coinvolge sia l’artista e che il lavoro deimigranti che si spostano nei centri urbani per la sopravvivenza – solo in India, ma in tutto il mondo. Di conseguenza, il lavoro diventa un complesso ricamo di convergenza umana e delle narrazioni di connessione e conflitto che la accompagnano.
fino al 12 ottobre 2015
Reena Saini Kallat
Woven Chronicle
Vancouver Art Gallery Offsite
1128 West Georgia St. Vancouver, Canada