Riva1920. Progetto e passione

Allo scorso Salone, il fiume in piena di progetti della Riva1920 trasportava i visitatori in un modo di fare impresa che non si preoccupa solo delle pur primarie urgenze finanziare e imprenditoriali.

Lo stand di Riva1920 al Salone del Mobile 2015
Rho, Salone 2015. All’ingresso dei primi padiglioni della Fiera, lo stand di Riva1920 ti accoglie con la sua carica propositiva.
I cantilever e i pallet da magazzino disposti lungo tutto il perimetro esterno e interno, moltiplicano la superficie espositiva in verticale e tracciano, con più chiarezza di mille parole, l’identità e i valori aziendali di questa realtà imprenditoriale della Brianza, che ha fatto della produzione di oggetti di qualità in legno massello una raffinata attività industriale. Questo spazio espositivo non è infatti la messa in scena distillata del “catalogo dei nuovi prodotti 2015” come è consuetudine per molti espositori del settore, è piuttosto l’istantanea di un’azienda che ha in serbo una quantità incredibile di progetti di più ampio respiro. È un’officina, un laboratorio aperto, dove si promuovono e si coltivano progetti di lunga data o appena nati, tutti rigorosamente etici, a basso impatto ambientale e in perfetta sintonia tra loro.
Lo stand di Riva1920 al Salone del Mobile 2015
Lo stand di Riva1920 al Salone del Mobile 2015
Ovviamente, anche da Riva non mancano le nuove proposte: la nuova linea outdoor in cedro, il tavolo Cube realizzato con un pezzo unico di kauri e rifinito con inseriti in resina trasparente, l’ultimo tavolo di Terry Down, l’art director dell’azienda, realizzato recuperando e accostando centinaia di piccoli pezzi di legno di sfrido, oppure la nuova madia Rialto.
Lo stand di Riva1920 al Salone del Mobile 2015
Lo stand di Riva1920 al Salone del Mobile 2015
Ma questa è solo una piccola parte del lavoro svolto negli anni all’interno di un’azienda che produce mobili in legno, ma propone anche con continuità progetti ad alta responsabilità sociale. Da anni, il progetto Kauri delle paludi della Nuova Zelanda e il progetto delle Briccole di Venezia ci affascinano per quel rimando esotico e storico, ma nascono in primis dalla volontà di limitare il taglio indistinto di piante viventi e di recuperare quella materia prima, che cataclismi naturali o attività dell’uomo lasciano inutilizzata.
Lo stand di Riva1920 al Salone del Mobile 2015
Lo stand di Riva1920 al Salone del Mobile 2015
Del resto, anche il progetto di recupero sulle botti per la barrique, quelle utilizzate per l’affinamento del vino prodotto dalla comunità di San Patrignano o i tavoli per il refettorio Ambrosiano sono espressione di un approccio virtuoso, che favorisce al contempo sensibilità ambientale, impegno sociale e promozione del buon design.
Questi sono solo alcuni episodi del passato prossimo della Riva1920, perché Maurizio Riva, titolare dell’azienda con il fratello Davide, testa e cuore di tutte queste avventure, è pronto a raccontarti, passeggiando tra madie, tavoli, sgabelli e poltroncine tutte necessariamente in legno naturale, di molti altri progetti, di promozione e sostegno anche del territorio e dell’attività dei giovani.
Lo stand di Riva1920 al Salone del Mobile 2015
Lo stand di Riva1920 al Salone del Mobile 2015
Maurizio Riva ti racconta con trasporto di altri due progetti che impegnano il suo presente:  il primo è Brianza Design esposto non lontano da noi, l’altro, la seconda edizione del Design Award, sta per avere il suo momento celebrativo.
Brianza Design è un progetto a sostegno dell’artigianato della terra comasca e milanese, dove la Riva si è fatta promotrice di attività d’incontro tra i progetti di giovani designer e il mondo dell’artigianato di qualità, di quelle piccole e preziosissime realtà manifatturiere che rischiano di perdersi tra gli ingranaggi delle macroeconomie globali. Dal tema comune “arredi della zona pranzo” (quale altro tema poteva essere, di altrettanta concretezza artigianale e nello stesso tempo di altrettanta attualità, perfettamente in linea com’è con i temi di Expo?) sono nati 34 nuovi arredi, esposti in Fiera e raccolti in un unico catalogo da promuovere su media e negli showroom d’arredo in Italia e nel mondo.  Come dire: la Brianza deve essere di per sé un marchio di qualità e, solo nella condivisione d’intenti e di sforzi, si può evitare che la crisi economica lasci che antiche capacità del “saper fare” si spengano inesorabilmente.

 

Il secondo progetto è invece il piccolo, ma seguitissimo concorso Design Award, che ha visto coinvolti quasi 700 giovani progettisti, intenti a sviluppare il design di un nuovo letto da inserire nel catalogo aziendale. Durante il principale momento celebrativo, la proclamazione dei sei vincitori, Maurizio Riva ringrazia e incoraggia tutti, soprattutto i ragazzi che stanno di fronte a lui, li sprona a proseguire con determinazione la propria strada, qualsiasi fosse l’esito del concorso, e ad essere consapevoli che la forza di rinnovamento positivo del mondo nasce soprattutto dalle nuove generazioni.

Pangea, progetto di Riva1920 per Expo
Pangea, progetto di Riva1920 per Expo
Il fiume in piena di progetti della Riva1920 ti travolge e trasporta in un modo di fare impresa che non si preoccupa solo delle pur primarie urgenze finanziare e imprenditoriali. Certo, la carica comunicativa di questi progetti è sicuramente incredibile, il ritorno aziendale è indiscusso, ma l’intuizione, le nuove idee, la continuità di energie spese, non nascono e non si sviluppano se non attraverso trasporto, passione e convinzione personale. E così ci lasciamo piacevolmente trasportare da questa corrente, in attesa di vedere compiuto Pangea, nuovo progetto per l’Expo.
© riproduzione riservata

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