LAN: riqualificazione urbana a Lormont

È stato completato il progetto di LAN Architecture per lo sviluppo urbano di Lormont, composto soprattutto da abitazioni collettive e sociali che ospitano quasi la metà della popolazione cittadina.

LAN Architecture, Urban Renovation Lormont, France

Il quartiere Génicart, situato vicino al centro di Lormont e adiacente alla principale rete urbana e interurbana della città, consiste principalmente di abitazioni collettive e sociali.

Esteso sul 10% del territorio comunale della città, ospita circa 10.500 persone, pari al 50% della popolazione di Lormont.

Questo ambizioso progetto di rinnovamento urbano e sociale completato da LAN Architecture si articola in quattro diversi edifici residenziali distribuiti nel settore sud del quartiere: Saint-Hilaire (387 unità), Leroy (114 unità), La Boétie (105 unità) e Villon (104 unità).

Il progetto ha istituito un programma di residentialisation. Questo termine, nato negli anni 2000 a seguito della prima fase del progetto di riqualificazione di case popolari realizzate negli anni Ottanta, risponde pragmaticamente ai vincoli di alloggi collettivi per molte persone stabiliti dagli investitori. In questo programma, le unità abitative si distinguono gradualmente le une dalle altre, e lo spazio pubblico si modifica di conseguenza.

Attraverso l’uso di percorsi e di una progressiva gerarchia tra pubblico e privato, la presenza di spazio collettivo inutilizzato viene ridotta. L’insidia della residentialization risiede nella sua premessa: si tratta di un impoverimento di spazi comuni, una privatizzazione omogenea di terreno contro il principio stesso di grandi complessi, la pianta libera. Il rischio è quello di rafforzare il ritiro, e tornare ancora una volta ai margini dei quartieri.

L’area di progetto di Génicart tenta di conciliare la ridefinizione e la pianta libera. Approfittando di tutte le opportunità offerte dalla necessità di intervenire sugli edifici, il progetto segue la strategia complessiva di rendere isolati urbani più completi attraverso l’architettura, pur mantenendo il paesaggio aperto. Questo risultato è ottenuto trasformando gradualmente gli spazi pubblici e privati come aree verdi, impianti sportivi, e nuovi percorsi in un’area interamente pedonale.

Ogni gruppo residenziale è riconfigurato come un’entità distinta e segue la logica del tracciato. Il rinnovo delle facciate, inizialmente concepite per isolare termicamente l’edificio, ha offerto l’opportunità di un approccio dualistico alla riqualificazione. Da un lato, essa ha permesso di generare più spazio attraverso la creazione di ulteriori stanze, logge e balconi. Dall’altro ha definito una nuova architettura, che distingue visivamente i diversi blocchi residenziali.

Le tre torri di St. Hilaire definiscono con il loro rivestimento una piazza luminosa e un parco giochi. Leroy, situato su una collina boscosa, crea un’atmosfera bucolica. Boétie, posizionato intorno a un grande prato centrale, è rivalutato grazie a un nuovo progetto paesaggistico e da un sistema di sedute lineari, che creano ampi spazi verdi per le famiglie. Villon, situato a un bivio, nel cuore di una zona boschiva al riparo dal vento, offre sole nel pomeriggio e uno spazio per il relax, nascosto dal traffico.

I parcheggi sono stati interamente ridisegnati, razionalizzati e concentrati intorno ai limiti del sito. Di conseguenza, l’assenza di veicoli creerà un vero parco urbano intorno agli edifici. All’interno di questo parco, elementi in legno e cemento definiscono spazi di transizione, terrazze, muri di sostegno, variazioni dei livelli e aree giochi.

Ogni spazio crea una rete di punti di riferimento in legno e cemento, percorsi pedonali e luoghi di incontro tra i diversi complessi abitativi. Questi elementi definiti contrastano con le aree dove la vegetazione è lussureggiante. Le strutture in legno e cemento si distinguono per le loro qualità spaziali e avranno la medesima funzione degli elementi classici del giardino romantico con quali padiglioni, belvedere, terrazze e fontane, e completeranno il paesaggio esistente per creare un parco urbano. Così, gli spazi tra le unità abitative e gli incroci saranno contraddistinti da zone verdi.