Padiglioni traslucidi per vivere e lavorare nella foresta giapponese

Tra i boschi del Monte Rokko, il recupero di una villa storica con cinque nuovi cottages offre l’opportunità di alloggiare, lavorare o semplicemente contemplare la natura, filtrando i ritmi di una vita metropolitana nemmeno così distante.

“Stare qui e guardare la foresta mi fa sentire felice. È un'architettura che arricchisce i sensi”: così l’architetto Osamu Morishita descrive il suo intervento tra i boschi di cedri sul monte Rokko, nel parco naturale che circonda la città di Kobe e che, tra sentieri escursionistici, onsen, orti botanici e punti panoramici, offre ristoro dal trambusto della metropoli vicina.

Qui, ad una quota di 760 metri su una collina di fronte alla stazione Rokko Cable Sanjo, lo studio Osamu Morishita Architect and Associates ha realizzato un intervento ricettivo proponendosi non solo come progettista ma anche come imprenditore e costruttore, nell’intento di rifondere nuova linfa vitale in un sito di straordinario pregio storico-paesistico dove insisteva una sukiya, tradizionale villa giapponese, un tempo vivace salotto mecenatesco e poi abbandonata, realizzata dal falegname Masaya Hirata nel 1942.

Rilevando la proprietà, lo studio ha progettato e realizzato un’operazione immobiliare finalizzata al recupero del fabbricato storico e alla realizzazione di cinque nuovi cottages adiacenti all’edificio, dove riconnettersi ai ritmi della natura senza rinunciare al comfort contemporaneo. Vista la posizione impervia del sito e la difficoltà di accedervi con i mezzi pesanti, lo studio ha seguito personalmente il cantiere svolgendo alcune lavorazioni direttamente, risvegliando sensibilità manuali e stimolando, come di solito avviene nelle imprese più sfidanti, la creatività.

Osamu Morishita Architect and Associates, ThinkStay Mt., Mt.Rokko, Kobe, Giappone 2023

Intorno alla villa, recuperata filologicamente per ospitare spazi comuni (un bar, una biblioteca e in futuro spazi ricettivi), si distribuiscono i corpi ex novo, concepiti ed equipaggiati per ospitare, tra l’altro, postazioni di lavoro, corsi di formazione, workshops, seminari ed eventi.
Gli edifici, adagiati sul ripido pendio e sospesi su pilotis per ridurre l’impronta sul suolo, si insinuano nella foresta ricercando il proprio spazio tra gli alberi che dettano le leggi dell’impianto insediativo, tra volumi snelli e svettanti alternati a corpi bassi. 

Osamu Morishita Architect and Associates, ThinkStay Mt., Mt.Rokko, Kobe, Giappone 2023

Un involucro traslucido in lastre ondulate in policarbonato, fissate su entrambi i lati del telaio strutturale in acciaio, crea una doppia pelle che favorisce il controllo climatico dei locali e alimenta una percezione di leggerezza non solo figurativa ma anche concettuale, in termini di minimizzazione dell’impatto ambientale e di revisione dei consueti e stringenti schemi di vita e lavoro.

Gli interni, scarni ed essenziali, lasciano filtrare dall’involucro i profili mutevoli della foresta come parte integrante dell’abitato, schermandosi in caso di necessità dietro al sistema di tende scorrevoli perimetrali a tutela dell’intimità. 

Responsabile di progetto/architetto esecutivo:
Osamu Morishita
Gruppo di progetto:
Osamu Morishita, Shohei Uto, Kento Niwa, Mari Sobo
Strutture:
Yoko Masuda/Torisha
Ingegneria elettrica:
Seiwa Denki
Consulenti:
Shinwa Shokai
Costruzione:
Osamu Morishita Architect & Associates, Masaaki Hirata, Ground, Hirai Kogyo
Committente:
Osamu Morishita Architect & Associates

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