Grand Palais, la rinascita di un simbolo di Parigi
Il restauro della Navata, a cura di Chatillon Architectes, è quasi ultimato. In attesa dell’inaugurazione per i prossimi Giochi Olimpici.
Tra i boschi del Monte Rokko, il recupero di una villa storica con cinque nuovi cottages offre l’opportunità di alloggiare, lavorare o semplicemente contemplare la natura, filtrando i ritmi di una vita metropolitana nemmeno così distante.
Il restauro della Navata, a cura di Chatillon Architectes, è quasi ultimato. In attesa dell’inaugurazione per i prossimi Giochi Olimpici.
Nell’ultimo film di Guadagnino non si parla d’altro che di tennis, eppure non si parla mai di tennis. E il campo da gioco diventa una metafora cinematografica.
A Tilburg il primo edificio universitario in Europa interamente costruito in legno e rivestito in pietra reinterpreta l’idea del palazzo, seguendo i principi di circolarità.
Il futuro di una capitale che cambia, a partire dalla sua architettura. Ne abbiamo parlato con il guest editor 2022, da quattro decenni protagonista di questa trasformazione, che nel cuore dell’area olimpica ha firmato una installazione per Samsung.
Dai sobborghi americani alla campagna milanese, dal Belgio alle Alpi, l’architettura mostra la sostenibilità e la poetica del costruire in paglia.
Il progetto di Reflect Architecture per un buen retiro tra le foreste dell’Ontario interpreta l’abitazione come luogo introverso e protetto, da un lato, aperto e integrato nel paesaggio dall’altro.
Il “Ritratto di città” di Masbedo al Museo del Novecento di Milano ricostruisce la topografia di una città mossa dall’intelligenza collaborativa in un ledwall di 8 metri.
Proponiamo una selezione di abitazioni dove il vetro è materiale predominante, tra dissolvenze e riflessi, tra Mies van der Rohe e Lina Bo Bardi, tra Odile Decq e Marcel Duchamp.
“La sostenibilità è continuità”, racconta a Domus l'architetto che dice di “non ritenersi un intellettuale” e la cui opera è in piena espansione.
Il progetto della villa brianzola ora sede di Alcova, racconta tante storie: familiari, di impresa e di architettura moderna. E rappresenta bene l’incredibile contributo del suo territorio alla storia del design e del Salone.
Archikon Architects realizza un intervento senza concessioni alla morbidezza e restituisce alla comunità religiosa riformata della città un punto di riferimento per l’apprendimento e l’ascolto.
B-bis architecten valorizza una residenza del 1976 immersa nel paesaggio belga, e inserisce nuovi elementi nel rispetto delle preesistenze, tra mattoni e finestre circolari.
Una villa e una casa diventata atelier d’artista, progettate dal ribelle visionario, critico di tutti gli schemi del moderno, vanno ad arricchire il mercato delle architetture d’autore.