Portare la casa al lavoro o il lavoro a casa. Lavoro distribuito o ufficio addomesticato. L’ibridazione tra spazi abitativi e luoghi di lavoro è probabilmente la più importante trasformazione nel mondo dell’architettura degli ultimi decenni. Accelerato dalla crisi sanitaria che stiamo vivendo, il fenomeno dello smart working è destinato a causare mutazioni impattanti e permanenti.

Non a caso Domus ha attivato uno spazio di riflessione ad-hoc sul tema, la sezione Modern Work, che prova ad analizzare le evoluzioni descritte da diversi punti di vista, coinvolgendo progettisti e professionisti, aziende e istituzioni.

Tra i marchi di design più attenti a questo cambiamento epocale c’è Pedrali, che ha presentato una serie di arredi pensati per l’home-work, cioè per poter lavorare da casa con tutte le comodità di un vero ufficio. Pedrali propone soluzioni flessibili e versatili, confortevoli ed efficienti, che coniugano ergonomia e qualità estetica.

Tra le proposte di Pedrali troviamo Temps low back, progettata da Jorge Pensi, una poltrona con uno schienale più basso rispetto alla classica Temps, così da collocarsi sia nelle sale riunioni sia in ambienti domestici. Il designer catalano ha progettato per Pedrali altri due arredi innovativi: Ypsilon Connect è una parete divisoria autoportante e fonoassorbente, dalla leggera struttura in alluminio; il tavolo Ypsilon, nella nuova versione “tilting”, può essere spostato grazie alle ruote, ed è ribaltabile e accatastabile, occupando pochissimo spazio quando non in uso.

Toa Desk e Toa Folding Screen sono due arredi disegnati da Robin Rizzini in grado di creare una postazione lavorativa tra le mura domestiche. La scrivania presenta una leggerissima struttura in alluminio pressofuso, con le gambe a ponte che sono più sottili alla base e più larghe verso l’alto, congiungendosi al ripiano con un elemento a “T”. Toa Folding Screen è un pannello divisorio fonoassorbente, pieghevole e facile da spostare. È un accessorio utile per ritagliarsi in casa o in ufficio dei momenti di isolamento, sia spaziale sia acustico.

Arki-desk e Arki-table adjustable desk sono le due nuove aggiunte della famiglia di tavoli Arki. Il primo è caratterizzato da grande semplicità, che permette al prodotto di adattarsi ad ogni tipo di ambiente. Arki-table adjustable desk premette invece di regolare l’altezza del ripiano, consentendo il lavoro sia in piedi sia da seduti, per rispondere alle esigenze di dinamicità contemporanea. Il tavolo regolabile presenta una canalina, integrata tra ripiano e pannello, che consente l’ancoraggio di un pannello fonoassorbente rivestito in tessuto.

La combinazione di cassetti e piani in polipropilene, inseriti in una struttura di acciaio, definisce il coloratissimo sistema contenitore su ruote Boxie, disegnato Claudio Dondoli e Marco Pocci. Può essere spostato comodamente dal soggiorno all’ufficio alla camera da letto, trovando sempre la giusta collocazione. Comoda e flessibile è anche la poltrona direzionale Elinor, progettata da Claudio Bellini. Il prodotto è caratterizzato dall’imbottitura avvolgente e dispone di un meccanismo sincronizzato autopesante integrato nel sedile, capace di regolarsi autonomamente per garantire il massimo confort.

Il connubio tra comodità ed ergonomia è ciò che contraddistingue la poltrona imbottita Ester (design di Patrick Jouin) così come Vic, poltroncina disegnata da Patrick Norguet. Troviamo infine due sedute progettate da CMP Design per Pedrali, Nym e Nemea, che guardano il mondo dell’ufficio ma si collocano perfettamente anche in ambienti domestici.