Frascio

Frascio, le maniglie che guardano al futuro

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Nata nel Secondo Dopoguerra come laboratorio artigianale, l'azienda innova costantemente con nuove tecniche di lavorazione, materiali ecologici e nuove finiture.

“Nonostante la loro ubiquità e il loro ruolo centrale nell’esperienza tattile dell’architettura, le maniglie delle porte rimangono stranamente poco documentate. Non esistono storie complete, si trovano solo indagini frammentarie. Eppure, la storia delle maniglie è, in microcosmo, la storia dell'architettura: un’indagine sul fare e misura dello sviluppo del progetto e di come esso si relaziona con la produzione, la tecnologia e il corpo.” Un recente articolo della rivista d’arte londinese Apollo ripercorre brevemente la storia della maniglia, elemento architettonico di cui si è parlato molto in questi ultimi tempi, diventando simbolo delle superfici promiscue su cui può depositarsi il Coronavirus dalle mani di una persona infetta.

Maurizio Duranti, Boomerang, Frascio. Schizzi di progetto

Se dovessimo scrivere una storia della maniglia Made in Italy, un capitolo andrebbe sicuramente dedicato all’azienda bresciana Frascio che, proprio in risposta all’emergenza sanitaria, ha presentato No Bact, un trattamento protettivo ad azione antibatterica a base di ioni di argento per maniglie e maniglioni. Frascio riserva una particolare attenzione verso le nuove tecniche di lavorazione, l’utilizzo di nuovi materiali ecologici e nuove finiture. 

Il percorso del marchio inizia nel 1945. Nato come laboratorio artigianale, negli anni Frascio ha seguito costantemente un percorso orientato allo sviluppo e alla ricerca nel settore dei complementi e degli accessori per porte e finestre, fino a diventare oggi un riferimento per il mercato internazionale, che costituisce attualmente una buona parte della sua clientela.

Tra i prodotti recenti dell’azienda c’è Eder, una maniglia progettata dall’architetto Simone Micheli, caratterizzata dalla forma sinuosa e dall’assenza di elementi complessi, che la trasforma in un oggetto iconico, puro. "Quando creo un nuovo prodotto cerco sempre di trasformare la complessità del nostro presente in semplicità, la maniglia Eder rappresenta proprio questo spirito,” racconta Micheli.

Senza orpelli è anche la maniglia Solaris, di Cantarutti & Martinic. È un prodotto essenziale, in cui il cilindro del corpo comprende anche la rosetta di fissaggio, cosicché tutti gli elementi fanno parte del design propositivo.

La maniglia Boomerang, disegnata da Maurizio Duranti, rivoluziona il concetto e l’immagine della maniglia: il prodotto, infatti, “gira” e può essere fissato alla porta come si preferisce. “La forma è originale in quanto è priva della consueta forma a ‘L’ per l’attacco alla porta e tutto il corpo aderisce e ingloba la rosetta di fissaggio. È diverso anche il movimento per aprire perché, invece di impugnarla, come si usa fare con tutte le maniglie, basta tirare o spingere anche col palmo della mano o con il gomito, se si hanno le mani occupate e si aziona il movimento di apertura,” spiega il progettista di Boomerang.

Azienda:
Frascio
Sito web:
frascio.it
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