Edison

L’intervento di Edison alle Corderie della Biennale

L’efficientamento energetico completato da Edison alle Corderie dell’Arsenale comporterà un abbattimento dei consumi del 70%.

Oggi, insieme al Teatro alla Scala di Milano, ai suoi Laboratori (le ex Officine Ansaldo) e ad alcuni dei principali beni storici del FAI-Fondo Ambientale Italiano, entra nella costellazione del colosso energetico un padiglione iconico della Biennale di Venezia, le trecentesche Corderie dell’Arsenale. Qui Edison ha da poco completato il suo più recente intervento di efficientamento energetico, che verrà ufficialmente inaugurato nel corso della 17. Mostra internazionale di Architettura, prevista tra maggio e novembre del prossimo anno. Avviato nel 2018, in occasione della sedicesima edizione, il percorso verso la sostenibilità intrapreso con la città lagunare e una delle sue manifestazioni di maggior rilievo segna un primo, significativo gol in vista dell’appuntamento del 2021, dal titolo pregnante “How we will live together?”. Una domanda alla quale l’azienda, da tempo impegnata per un futuro di energia sostenibile, non si sottrae, entrando a pieno titolo nel dibattito sull’architettura e il suo contributo allo sviluppo di territori smart.

Le Corderie misurano 317 metri di lunghezza per 21 di larghezza, con un’altezza alla linea di gronda di circa 12. Sono caratterizzate da una copertura in capriate lignee e da due file di grandi colonne in muratura che suddividono lo spazio in tre navate e sostengono due soppalchi ricostruiti in cemento armato nel 1916 in sostituzione degli originali di legno

L’intervento sull’impianto illuminotecnico delle Corderie dell’Arsenale, avviene in seguito a una smart audit avviata nel 2018 sulle strutture a maggior intensità energetica e impatto della Mostra. In fase diagnostica, il ricorso a strumenti avanzati come l’Internet of Things ed evolute tecniche di modellizzazione ha permesso di individuare le aree di miglioramento negli usi energetici, mentre l’elevato know-how maturato sul campo da Edison in oltre 135 anni di storia ha consentito di mettere mano a un progetto in grado di valorizzare l’edificio trecentesco, preservandone in tutto l’estetica industriale originaria: una struttura costituita da un corpo lungo 320 metri e ripartito in tre navate da due file di colonne che sostengono due soppalchi a copertura delle navate laterali, dove una volta si tenevano le attività per la filatura dei cordami dei vascelli che battevano bandiera della Serenissima.  

Le squadre di Edison al lavoro per l’installazione delle 86 lampade LED

L’intervento, realizzato sia all’interno sia all’esterno delle Corderie dell’Arsenale, ha visto la sostituzione delle lampade tradizionali con 86 corpi illuminanti a tecnologia LED, per un totale di 16 kW installati contro i 44 kW dell’impianto precedente. La piattaforma Smart lighting solution per la gestione e il controllo wireless permette di eliminare i costi di gestione e manutenzione di un sistema cablato e, grazie alla possibilità di comunicare con ogni singolo LED, consente di adattare la configurazione illuminotecnica a qualunque tipo di esigenza. Per esempio, modificando la quantità di luce emessa o impostando scenari di accensione e spegnimento programmati, fino a portare le ore di funzionamento da 1.800 a 1.300 l’anno. Si ottimizza così il ciclo di “vita tecnologica” e quindi la longevità dell’impianto, integrabile con altri sistemi di controllo, costantemente monitorabile nello stato di utilizzo e più agile nella manutenzione.

Gli 86 corpi illuminanti a tecnologia LED installati da Edison producono un totale di 16 kW contro i 44 kW del precedente impianto. In un anno il risparmio energetico stimato sarà di circa 50mila kWh, pari a una riduzione di 22 tonnellate delle emissioni di CO2 nell’atmosfera

Una soluzione ad alta efficienza, insomma, che si traduce in un abbattimento dei costi e dei consumi elettrici di oltre il 70%, vale a dire 50mila kWh all’anno in meno, pari a una riduzione dell’emissione in atmosfera di 22 tonnellate di CO2. Massima resa, minima invasività. Perché fin dalla progettazione preliminare, si è predisposto un rilievo illuminotecnico finalizzato a individuare corpi illuminati che non modificassero l’impatto visivo di insieme della struttura, per poi procedere a una sostituzione puntuale che rispettasse le esatte posizioni dei corpi precedenti. La remotizzazione dei comandi con tecnologia wireless, infine, ha evitato l’allestimento di nuovi cablaggi e consentito di riutilizzare l’impianto elettrico esistente.

Allo stesso modo si è intervenuto all’esterno delle Corderie, sostituendo l’illuminazione del vialetto di percorrenza adiacente alle aree espositive, così da migliorare significativamente la resa luminosa e la flessibilità, senza intaccare la precedente configurazione dell’impianto elettrico.

Azienda:
Edison
Sito web:
www.edison.it
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