Neri&Hu per Kvadrat

L’allestimento di Neri&Hu per Kvadrat si concretizza in un ambiente aperto sovrastato da un volume rivestito di tessuto blu che avvicina alle nuove collezioni di tessuti. #MDW2016

Lyndon Neri e Rossana Hu dello studio Neri&Hu – con sede a Shanghai e a Londra – hanno disegnato lo stand di Kvadrat per il Salone del Mobile 2016. Creare uno stand per Kvadrat all’interno della Fiera, in cui l’azienda danese potesse accogliere i visitatori ed esporre al meglio le proprie nuove collezioni tessili, non era un obiettivo banale.

Neri&Hu: Kwadrat — Neri&Hu, allestimento per Kvadrat, Salone del Mobile 2016

Non è semplice ricreare nell’ambiente fieristico le condizioni adatte a favorire la selezione dei tessuti per cui vanno attivate competenze sia tattili – per esperirne le superfici – e insieme visive, per coglierne le sfumature cromatiche e la varietà dei motivi proposti. La risposta dello studio Neri&Hu è stata visivamente dirompente: la creazione di un volume quadrato, sospeso sulla superficie calpestabile dello stand e rivestito di un tessuto scuro di colore blu. “Gli stand sono tutti simili”, racconta Lyndon “così abbiamo voluto creare qualcosa che, immediatamente e anche da una certa distanza, fosse percepito come differente. Abbiamo creato una scatola che si vede da lontano e porta subito a chiedersi che cosa sia quel volume fluttuante rivestito di tessuto blu.”

Neri&Hu: Kvadrat, — Neri&Hu, allestimento per Kvadrat, Salone del Mobile 2016

Allo stesso tempo, quando si accede allo spazio interno, complice il rivestimento scuro, ci si sente subito in una dimensione accogliente e intima che asseconda la celebrazione del tessuto. “Per noi è importante la dimensione democratica dello spazio”, continua Lyndon. “Quello che abbiamo cercato di fare è stato mantenere lo stand aperto ma, ribassando il soffitto, restituire un senso di intimità che consentisse di avvicinarsi agli esempi di tessuti esposti e di poterli toccare. Spesso, se si chiude lo spazio, lo stand diventa claustrofobico e le persone non entrano. Ci piaceva invece l’idea di uno stand in cui le persone potessero entrare ma sentire che erano dentro un luogo dove concentrarsi per vedere i prodotti.”

Alla domanda di quali siano i trend che stanno definendo l’habitat contemporaneo, Rossana Hu risponde di vedere un ambiente fatto di confini poco definiti, ma allo stesso tempo di avere la percezione che le persone cerchino la domesticità e vogliano essere più ‘domestiche’ perché vogliono sentirsi come a casa. “Quando si disegna un interno”, continua Rossana Hu, “se diventa domestico è più riposante e confortevole, e quel calore credo sia meglio della freddezza”.