Cubus: A Bodega

Il rispetto per il volume iniziale, l’architettura locale e i materiali tradizionali sono le fondamenta di questa trasformazione di una vecchia cantina in pietra in Galizia in uno spazio da vivere.

Cubus, Taller d’Arquitectura, A Bodega, Doade, Ribeira Sacra, Lugo, Galicia, Spain

Le vecchie cantine in pietra della Ribeira Sacr, in Galizia, erano (e sono) costruzioni eterogenee in cui si sviluppano le attività dell’economia locale, come la conservazione del prosciutto, del vino e dei liquori, oltre a deposito per la paglia e luogo di riposo per il bestiame.

Il progetto recupera pienamente una di queste antiche cantine per convertirla in una nuova casa rispettando il volume iniziale e l’architettura locale, fatta di costruzioni in pietra circondate da prati spontanei.

La proposta non vuole rompere questo equilibrio tra architettura e natura, quindi mantiene le pareti perimetrali esistenti. I valori dell’architettura locale (volumi di pietra a secco, con poche aperture) sono mantenuti senza rinunciare a un linguaggio originale. Il volume iniziale è costituito da due corpi che rimangono praticamente invariati: un fienile a due piani e un secondo volume a un piano che integra la stalla e la cantina. Entrambi sono semi sepolti dalla strada a ovest, e aperti a est verso il paesaggio.

Scegliendo materiali locali, gli architetti mantengono i muri a secco esistenti e il tetto in ardesia (recuperato da una vecchia casa) e fanno grande uso del legno. Il resto è stato realizzato in base alle conoscenze del costruttore locale. Il progetto presta particolare attenzione a garantire condizioni di aria e di luce ottimali per avere interni confortevoli e per godere del paesaggio.

La gente del posto aveva battezzato questa costruzione “la casa senza finestre”. Questo soprannome spiega molto bene la difficile situazione iniziale del volume principale, semi sepolto e molto ampio. Svuotando gli angoli sono stati creati dei cortili che stabiliscono le relazioni tra gli spazi e offrono una vista diagonale, illuminazione interna, e ventilazione. Più che finestre, questa strategia definisce vuoti sulle facciate, dando al fabbricato l’aspetto di una casa massiccia ma stabilendo un rapporto continuo con il paesaggio tra interno ed esterno.