Ogni oggetto del kit si rivolge a una specifica fase dell'allenamento: le forchette si trasformano in impugnature per il salto alla corda, i piatti diventano pesi componibili per gli esercizi di potenziamento, mentre il dosapasta fornisce una perfetta impugnatura per gli esercizi di tonificazione.
La ricerca del giovane trio si concentra su argomenti attuali come il culto del corpo, il diffondersi della nuova tendenza della "palestra in casa", e le cattive abitudini legate al consumo eccessivamente rapido dei pasti in accordo con stili di vita sempre più frenetici.
"L'ideale riconosciuto in tradizioni culinarie come quella giapponese, in cui il rito del mangiare si sviluppa con lentezza, ci ha guidati verso un design in grado di assecondare gesti, tempistiche e azioni sempre più spesso assorbite dal caos contemporaneo", racconta Alfonso De Fabrizio. "La forma non è casuale: i rebbi della forchetta sono molto corti e costringono a mangiare più lentamente, infilzando meno pasta, mentre i volumi del dosapasta sono studiati per assumere un quantitativo di cibo moderato", continua il designer.
I prototipi del kit sono stati interamente realizzati in polipropilene; nel caso dei piatti il materiale è caricato a idrossido di alluminio in modo da raggiungere il peso di 500 grammi.