L’evoluzione ha un ritmo d’innovazione in costante crescita. I cambiamenti nei secoli erano estremamente lenti se confrontati con quelli che viviamo oggi, e quelli di oggi sono estremamente lenti se confrontati con quelli del prossimo futuro.
Nel secolo scorso si nasceva e moriva vivendo nella maggior parte dei casi nella stessa città, nella stessa casa, usando gli stessi oggetti e con lo stesso standard di vita. Noi mediamente ogni 10 anni trasformiamo radicalmente le nostre usanze e cerchiamo il nuovo, il diverso, il cambiamento.
Tutto quello che rappresenta una proposta inattesa e unica affascina per la sua carica di novità, per la spinta a guardare oltre.
Sono anche semplicemente soluzioni alternative ma, proprio perché non rappresentano la ovvia consuetudine, liberano il campo e ampliano l’orizzonte. Rifiutare di considerare le alternative possibili significa non predisporsi all’insorgere delle idee e dell’avvicendarsi delle interpretazioni dell’esistenza.
Tutti noi, che calpestiamo quotidianamente questo pianeta, impegniamo costantemente la nostra intelligenza e la nostra abilità per distinguere, analizzare, separare e selezionare tutto quello che ci capita davanti. Consciamente e inconsciamente scegliamo in base alle affinità che ci avvicinano o allontanano dalla realtà, con un’innata preferenza per quanto ha più forza comunicativa, più personalità, più espressività, più impatto sui nostri sensi.
Architetti, designer, stilisti e autori di ogni categoria e disciplina costantemente – e a ritmi sempre più elevati – disegnano, creano e producono materiale differenziato da consumare nel mercato mondiale delle personalità.