“Best Before”: una mostra a Milano sulla data di scadenza dell'umanità

Gorgoni e souvenir segnatempo: Giada Fiorindi e Federico Floriani alla galleria Dimora Artica si interrogano sull'emergenza climatica con un'esposizione ipnotica e disturbante.

Best Before, Giada Fiorindi e Federico Floriani

Si intitola “Best Before” – la formula inglese che indica la data di scadenza degli alimenti – la personale di Giada Fiorindi e Federico Floriani alla galleria Dimora Artica di Milano. In uno spazio bianco e raccolto lontano dal sapore asettico di un white cube, nel cortile di un caratteristico palazzo di ringhiera, è messa in scena quella che i due artisti e designer definiscono “una presa di coscienza”. Un’allegoria dell’attuale decadenza ecologica espressa attraverso il mito greco delle tre Gorgoni: Steno, Euriale e Medusa, che rappresentano la perversione sessuale, morale e intellettuale, (il programma della galleria indaga la mitologia classica in chiave contemporanea).

L’esposizione circolare funziona come un corto circuito: da un lato, creazioni naturali che sembrano impianti artificiali. Come la Xenophora, detta conchiglia collezionista, che fa sedimentare sul suo guscio altre conchiglie, spugne e detriti al fine di rendersi meno appetibile e mimetizzarsi. In mostra, fa bella mostra di sé installata su uno specchio ottico. In parallelo, le sculture che rappresentano le tre Gorgoni rievocano un paesaggio fossile e naturale attraverso la cubicatura, tecnica di stampaggio industriale solitamente utilizzata per l’automotive. Appoggiati a questa struttura, degli elementi in vetro trasparente ospitano pesci rossi e tartarughine, rivelando di essere acquari. “Vogliamo generare un disagio sottile rendendo inusuali oggetti che in realtà ci sono ben noti”, spiegano gli artisti. E gli animali? “Niente paura, la sera tornano a casa con noi”, ci rassicurano.

Giada Fiorindi e Federico Floriani
#fakeyourownweather di Giada Fiorindi e Federico Floriani alla galleria Dimora Artica

Su delle mensole, una piccola collezione di sculture muove altri ricordi familiari futili, domestici. Sono statuine segnatempo, che cambiano colore per prevedere il meteo, con un’affidabilità tutta da dimostrare. Intitolate #fakeyourownweather, riportano l’attenzione sul cambiamento climatico in atto in maniera disturbante: la forma è quella di elementi anatomici umani in scala reale. Difficile continuare l’esercizio di rimozione di fronte a questo memento mori. 

“Il nostro linguaggio è volutamente kitsch. Pezzi iper-decorati, accattivanti, apparentemente frivoli, per esprimere un pensiero drammatico e parlare di estinzione di massa. In un certo senso, così riflettiamo l’assuefazione imperante”. Un sarcasmo provocatorio, esasperato dal graffito Forensic realizzato in pelliccia sintetica, con cui si vuole richiamare l’attenzione delle autorità sul crimine in atto. Qui si chiude il cerchio: la piccola mostra si allontana dal No Future di memoria punk e alza la voce nel tentativo di scuotere gli animi – e se non proprio cambiare lo status quo, almeno restituire un po’ di coscienza ai visitatori. Le Gorgoni millenarie sembrano tranquille: per una volta, non hanno trasformato in pietra chi ha osato guardarle negli occhi. 

Giada Fiorindi e Federico Floriani
Giada Fiorindi e Federico Floriani. Foto di Shek Po Kwan
Titolo:
Best Before
Artisti:
Giada Fiorindi, Federico Floriani
Date di apertura:
fino al 28 febbraio 2018
Visita:
su appuntamento
Sede:
Galleria Dimora Artica
Indirizzo:
via Matteo Maria Boiardo 11, Milano

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