Impiegando il concetto Separate and Connect, Ryuji Nakamura ha escogitato un modo inedito di dividere lo spazio della galleria d'arte. Lo fa per aree non individuate attraverso muri tradizionali ma da travi poste ad altezza degli occhi. Lo spazio non ha nessuna indicazione, il compito di trovare la propria direzione viene lasciato ai visitatori. Per passare da un'area all'altra bisogna abbassarsi, ottenendo così uno spazio continuo per il corpo ma bloccato alla vista. Ciò genera continuità fisica ma non visuale, tanto che i corpi dei visitatori e quelli dei manichini si confondono, si vedono i vestiti ma non i volti. Agli stilisti è stato chiesto di scegliere un'area cercando di armonizzare la propria con quella del vicino: un invito esplicito a rivendicare la propria personalità e a coesistere in armonia.
Mintdesign affida la sua collezione TRASH, SLASH, and FLASH a una cascata colorata di strisce di carta riciclata, che usa come materia che riorganizza nei suoi vestiti. Il tentativo di questo duo di giovani stilisti è dare ai rifiuti un nuovo valore.
Somarta, già presente al Salone di Milano nel 2008 con la collezione 2008-2009 EVOLUTION-BODY, riflette sulla possibilità di tessuti in lana cucita su corpi tirati, aggressivi e sensuali: appartenenti a un'era medievale immaginaria, non esistente se non nelle sue visioni contemporanee.
Feel and Think: a New Era of Tokyo Fashion è una mostra che all'Opera City Art Gallery esplora soluzioni visionarie capaci di produrre un nuovo immaginario per la moda della capitale giapponese
Keisuke Kanda ricopre una stanza da te giapponese di maglia da cucito compresi tatami, tazze, porte scorrevoli e pareti: una sorta di inglobamento morbido della realtà, inghiottita dalla moda.
Theatre Products si inventa uno spazio chiamato La Boutique Fantastique: in esso si è stimolati dai suoni tipici delle scansioni dei codici a barre, prodotti dai visitatori che passano i lettori sulle etichette dei vestiti. Uno spazio-negozio trasformato in un grande strumento musicale.
fino a 25.12.2011
Tokyo Opera City Art Gallery
Installation concept and design: Ryuji Nakamura