Parallelepipedo con vista

Premiato come migliore opera prima italiana dalla Triennale di Milano, l’edificio per i laboratori di Tor Vergata a Roma si trova in una zona al confine tra città e campagna, all’interno di un sistema puntiforme di case rurali trasformate in dipartimenti e laboratori di ricerca all’interno della stazione idrobiologica dell’Università di Roma Tor Vergata.

Premiato come migliore opera prima italiana dalla Triennale di Milano, l’edificio per i laboratori di Tor Vergata a Roma si trova in una zona al confine tra città e campagna, all’interno di un sistema puntiforme di case rurali trasformate in dipartimenti e laboratori di ricerca all’interno della stazione idrobiologica dell’Università di Roma Tor Vergata.

L’intervento dello studio IaN+ (due architetti, Carmelo Baglivo e Luca Galofaro, e un ingegnere, Stefania Manna) ha deformato le linee regolari del parallelepipedo esistente, aggiungendo un’ampia sala riunioni in aggetto all’ultimo livello e invertendo l’inclinazione della copertura, che corre dal basso verso l’alto anziché dall’alto verso il basso, come ci si aspetterebbe.

Le superfici esterne, rivestite con un intonaco a grana grossa color mattone, permettono alla struttura di integrarsi con i casali che lo circondano. E.S.
 
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