Proseguono fra le polemiche i lavori di ristrutturazione del teatro milanese affidati a Mario Botta. Il pretesto per ributtare nel calderone la validità del parallelepipedo di marmo botticino che crescerà sul tetto del Teatro è stata la riproduzione fedele del progetto dell’architetto svizzero sul fac-simile riprodotto sui ponteggi per il restauro: secondo Italia Nostra (che ha sottoposto al sindaco Albertini già dal 21 maggio scorso una serie di richieste tra le quali l’istituzione di una commissione comunale che segua i lavori e un referendum cittadino per sondare le reazioni al progetto) la visibilità dei disegni dei ponteggi da parte dei passanti darà il via a un processo di revisione (necessario) dell’intero progetto.
Dai disegni mostrati oggi dall’Associazione risulta che esso “penzola gravemente sia su via Verdi sia su via San Giuseppe” - ha detto l’architetto Alberto Ferruzzi. “Il progetto - ha affermato Fulvio Irace del Politecnico - è perfettibile e si costruisce sulla dialettica tra architetto e committente”. Un dialogo che, a detta di Italia Nostra, non c’è: “Il sindaco - ha concluso Ferruzzi – crei una commissione di architetti, che dialoghi con Botta”.
Scala di Milano: una commissione di vigilanza?

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- 05 giugno 2002
