SaloneSatellite Award 2015

#109 La giuria internazionale del premio per i giovani progettisti curato da Marva Griffin ha nominato i tre vincitori e assegnato due menzioni d’onore. #salone2015

SaloneSatellite, vista dell'allestimento
Voluto e gestito saldamente da Marva Griffin, che segue con passione da 18 anni quelli che lei chiama affettuosamente “i suoi ragazzi”, il SaloneSatellite continua a essere un punto di riferimento per tutti quei giovani (under 35) che sono in cerca di quella visibilità che solo il più grande appuntamento mondiale del settore può garantire.
Non dobbiamo dimenticare che da questi stand cubici sono passati nomi che ormai sono saldamente ancorati all’establishment del design come Matali Crasset, Nendo, Daniel Rybakken e Francesco Faccin, solo per citarne alcuni, avvistati e sapientemente selezionati da imprenditori curiosi alla ricerca di nuova linfa creativa.

Anche quest’anno sono arrivati in tanti, 700 secondo i dati degli organizzatori, selezionati da un prestigioso comitato che filtra le proposte che arrivano da tutto il mondo, quest’anno soprattutto dai paesi asiatici. Ed è infatti proprio un progetto made in China – anche se da un team internazionale composto anche da italiani e greci – che ha vinto il primo premio di 10.000 euro con la serie di lampade Cloud series, ispirata alle forme delle nuvole riprodotte dalle sculture di pietra degli antichi giardini reali cinesi.

Il Gruppo Xuberance, che ha sede nel quartiere Bund di Shanghai, le ha realizzate grazie alla stampa in 3D. È proprio la scelta di questa nuova via per rinnovare il contenuto estetico della cultura tradizionale cinese ad essere stata riconosciuta come valore da premiare dalla giuria. 

Scottie Huang, Dandelion
Scottie Huang, Dandelion

Rimane in Asia il secondo premio, di 5000 euro, e precisamente a Taiwan. Scottie Huang sperimenta nuovi media interattivi in progetti che si collocano a metà tra arte digitale e kinetica. Il suo specchio interattivo Dandelion reagisce ai movimenti facciali di chi si specchia ed è stato apprezzato per l’idea dell’applicazione di una tecnologia friendly per migliorare la vita nel quotidiano applicata a un oggetto insolito.

Il terzo premio, 2.500 euro, va in Australia alla Pendant Lamp di Viktor Legin dello Studio Copper. Le lampade sono in legno curvato a vapore e sono posizionabili tramite un peso. Sono piaciute per l’idea di sviluppare con pochi elementi un oggetto funzionale e allo stesso tempo decorativo. Due le menzioni speciali a due designer tedeschi: agli altoparlanti in argilla Mapuguaquèn di Documentary Design, che combinano le tecniche di lavorazione della ceramica con la tecnologia wireless; e all’appendiabiti KC1_CLIP di Out for Space, realizzato in karuun, un nuovo materiale a base di rattan naturale e ispirato formalmente alla graffetta.

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