Tecniche di manipolazione

Il libro di Marta Magagnini racconta la tecnica del montaggio fotografico come forma narrativa, insistendo sulla necessità di continuare a considerarla come base della coerenza estetica dell’autore.

Marta Magagnini, <i>PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio</i>, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Marta Magagnini, PIC ArchitecTURE. Il medium è il montaggio, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Produrre immagini in un mondo fatto d’immagini non è una cosa semplice, scrivere un libro sull’argomento è qualcosa di molto difficile, perché presuppone una conoscenza sulle tecniche di manipolazione di un’unica matrice, la fotografia.
A questa conoscenza, si aggiunge la capacità di selezionare e organizzare una grande quantità di materiale iconografico che definisce un modello di lavoro per addetti ai lavori e non solo. Quella della Magagnini è una scrittura che possiede letture multiple, in cui si riconoscono almeno tre percorsi diversi. Tecniche, Narrazioni e Testimonianze, e s’intrecciano perfettamente in un linguaggio asciutto e volutamente quasi scientifico. 
Marta Magagnini, <i>PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio</i>, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Marta Magagnini, PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Tecniche: nel saggio di Rosalind Krauss Sotto la tazza Blu [1] la nozione classica di medium, tecnica, viene sostituita con quella di supporto dell’opera, in quanto i supporti tecnici a cui fa riferimento l’autrice sono generalmente presi a prestito dalle forme disponibili della cultura di massa (alla base del collage infatti c’è il frammento del quotidiano che arriva sotto diverse forme, anche quelle più legate alla rappresentazione dell’architettura). La necessità di questa sostituzione è insorta dall’unità discorsiva del postmoderno, che ha decretato obsoleta l’idea stessa di medium come pura tecnica quindi in tutti questi tipi di montaggio il filo conduttore utilizzato per definire un’idea è senza dubbio, sia per gli architetti sia per gli artisti, l’architettura stessa, la sua forma simbolica.
Marta Magagnini, <i>PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio</i>, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Marta Magagnini, PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio, LetteraVentidue, Siracusa 2014

Narrazioni: in questa parte la Magagnini ripercorre i momenti fondamentali della storia del montaggio, con un impianto iconografico molto originale selezionato con cura. Sono gli anni in cui il disegno scompare (in realtà non scompare mai ma si sposta di livello e assume un significato altro) e appare la fotografia come strumento di comunicazione di massa. L’ultima parte è quella delle testimonianze: interviste ben orchestrate dall’autrice, che sceglie personaggi molto diversi tra di loro, la cui pratica è paradigmatica sia per il mondo dell’arte sia dell’architettura.

Superstudio, più di ogni altro gruppo, ha segnato sia da un punto di vista tecnico sia dal punto di vista di contenuti la storia del montaggio. Nell’intervista a Cristiano Toraldo di Francia è bella la linea del racconto che tocca e sfiora registri diversi, dalla singola immagine si passa ai frammenti che la compongono, fino a toccare la produzione dell’immagine stessa. Un’immagine suggerisce una storia che prende forma attraverso il montaggio di testi, disegni, fotografie.

Marta Magagnini, <i>PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio</i>, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Marta Magagnini, PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Per Beniamino Servino il montaggio è una forma di creazione teorica, dove testo, frammenti di architetture del passato, si mescolano nella memoria e diventano architettura costruita, non esiste differenza tra il reale e la sua rappresentazione.
Non è un caso che gli artisti scelti siano Giacomo Costa e Botto & Bruno non tanto attratti dalla forma del collage quanto dalle potenzialità dell’architettura da usare come frammento, Giacomo Costa parte dal collage di edifici diversi, e poi si ritrova a lavorare con i render immaginando atmosfere in cui l’architettura è espressione del mondo che cambia. Botto & Bruno montano frammenti di fotografie e arrivano attraverso montaggi sempre più grandi a costruire spazi immersivi di paesaggi urbani, che utilizzano per reinventare l’interno.
Marta Magagnini, <i>PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio</i>, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Marta Magagnini, PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Il montaggio diventa una forma narrativa, da usare in condizioni e per scopi diversi, che in questo libro viene raccontata benissimo insistendo sull’assoluta necessità di continuare a considerare il medium specifico come base della coerenza estetica dell’autore.
Marta Magagnini, <i>PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio</i>, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Marta Magagnini, PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio, LetteraVentidue, Siracusa 2014
La Krauss dice che l’arte è un modo per apprendere ad abitare meglio il mondo; non riguarda realtà utopiche, ma modi di esistenza o modelli di azione all’interno del reale esistente e questo libro lo dimostra.
© riproduzione riservata

Note
:
1. Rosalind Krauss, Sotto la tazza blu, Bruno Mondadori 2012
Marta Magagnini, <i>PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio</i>, LetteraVentidue, Siracusa 2014
Marta Magagnini, PICarchitecTURE. Il medium è il montaggio, LetteraVentidue, Siracusa 2014

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram