Il metagrafico

Escono contemporaneamente un grande quaderno con le esperienze didattiche di Giovanni Lussu dedicate alla progettazione grafica, e un libro dedicato alla comunicazione visiva. Sono un viaggio alternativo, tra matematica e letteratura, caratteri tipografici e programmazione, storia e fantascienza.

Giovanni Lussu, Tebe e altre storie
Giovanni Lussu, Tebe dalle sette porte, ISIA Urbino, 2013, prefazione di Roberto Pieracini, 192 pagine e Giovanni Lussu (fuori commercio, può essere richiesto qui e scaricato in inglese qui), Altri fiumi, altre valli, altre campagne e altre storie di grafica, 208 pagine, Stampa Alternativa & Graffiti (Nuovi Equilibri), Viterbo, 2014.
Nel panorama italiano pubblico e privato della formazione al progetto della comunicazione (grafica, e altro), e che va definendo i nuovi soggetti della professione come cosiddetti 'creativi', il lavoro di Giovanni Lussu (Roma, 1944), che 'creativo' non si definirebbe mai (piuttosto artigiano grafico), marca una differenza.
Giovanni Lussu, Tebe dalle sette porte, ISIA Urbino, 2013
Giovanni Lussu, Tebe dalle sette porte, ISIA Urbino, 2013
Alla scrittura di Farsi un libro (1990), La lettera uccide (1999), Libri quotidiani (2003), sino ai recentissimi Altri fiumi, altre valli, altre campagne (tutti editi da Stampa Alternativa & Graffiti) e Tebe dalle sette porte (quest'ultimo pubblicato dall'ISIA di Urbino), Giovanni Lussu ha affiancato una lunga e intensa vita di progettista grafico a un'attività (inusuale in Italia) di grande cura e studio della materia e dell'insegnamento con modalità non tradizionali, come le relazioni intense con colleghi e studenti, i viaggi su e giù per la penisola; ma anche i rapporti diretti con il mondo del progetto (anche internazionale) sfociati talvolta nella pubblicazione di volumi da lui selezionati e tradotti per il mercato italiano; e, come dimenticarlo, di intuizioni, aperture e ricerche dentro e fuori campo. 
Giovanni Lussu, Tebe dalle sette porte, ISIA Urbino, 2013
Giovanni Lussu, Tebe dalle sette porte, ISIA Urbino, 2013

Questo lavoro dell'autore sulla conoscenza nasce da un'urgenza e da una necessità più volte espressa, quella cioè di mostrare come le “due culture” separate, scientifica e umanistica, in realtà solo ideologicamente disconnesse, abbiano portato negli anni a risultati espressivi (di design e comunicazione grafica) modesti e mediocri; come su questo convenga fare sperimentazione e tener memoria, comunicando le proprie esperienze sul campo: dalle scuole elementari al Politecnico di Milano, dalla Sapienza di Roma al Politecnico di Bari e al Master in Editoria dell'Università di Bologna, ivi compresa la frequentazione assidua nel tempo dell'ISIA di Urbino. Questi i luoghi e gli appuntamenti degli esperimenti.

Una contro-carriera – si potrebbe definire – quella di Lussu, dove lo spazio di libertà dell'insegnamento è sempre stato lo scambio anti-autoritario ed egualitario che ha voluto e ottenuto, per operare come meglio ha creduto, oltre l'accademia e le strutture del potere.

“C'è un certo squilibrio, tra quanto mi è sempre stata antipatica la scuola e la grande quantità di tempo che ho passato a impersonare l'avversario, cioè il docente.” e anche “Ma certo non è delle docenze che sono mai vissuto. Sono sempre stato prima di tutto un grafico o designer della comunicazione che dir si voglia. E sono sempre stato un artigiano (...). Quando piuttosto recalcitrante ho partecipato a un concorso per una cattedra universitaria di professore associato, e quando poi questo concorso l'ho vinto, ho preferito rinunciare.”
Giovanni Lussu, Tebe dalle sette porte, ISIA Urbino, 2013
Giovanni Lussu, Tebe dalle sette porte, ISIA Urbino, 2013

Dalla scuola di progettazione visiva di Urbino, l'ISIA, viene ora pubblicato il grande quaderno “Tebe dalle sette porte”, una corposa raccolta delle ricche esperienze didattiche dell'autore; un quaderno di lavoro in cui queste sono presentate in sequenza quasi temporale e introdotte da brevi commenti che ne restituiscono il senso, ampiamente illustrate attraverso i loro esiti.

Il volume è da un lato l'omaggio di una scuola al ruolo dell'autore che ha ospitato come insegnante, dall'altro un vero e proprio carnet de voyage, dove convivono le sue grandi passioni: matematica e geometria, storia e letteratura (alta e bassa; e fantascienza!) e come queste si siano potute intrecciare con le vite giovani di quelli che hanno frequentato i suoi corsi, le conferenze, i seminari, i laboratori, di breve o lunga durata; ma sempre in equilibrio tra un saldo impianto teorico e risposte progettuali compiute che, se provvisorie, comunque sempre aggiornabili e ripetibili.

Si tratta anche di un libro che ragiona sul futuro e sfida il “comune senso del progetto” opponendo alla semplificazione del "creativo" un nuovo “metagrafico”, con buone conoscenze matematiche”.

Giovanni Lussu, Tebe dalle sette porte, ISIA Urbino, 2013
Giovanni Lussu, Tebe dalle sette porte, ISIA Urbino, 2013

Diverso ma complementare è il caso di Altri fiumi, altri laghi, altre campagne (e altre storie di grafica, come sottotitolo), un volume nel solco di altri citati che l'autore ha proposto nel tempo. Si tratta di un saggio – se così lo vogliamo chiamare – dove Lussu “divaga sul punto” com'è nel suo stile. Vi ritroviamo la stessa urgenza, il desiderio che la grafica sia “pratica consapevole e generosa”.

Per farlo ci invita a leggere come sono nate le meravigliose rappresentazioni della Luna del Galilei o quelle di Astolfo nell'Orlando Furioso; a conoscere la storia delle rappresentazioni del mondo, dagli antichi a Worldmapper, passando per le sue proiezioni, da Mercatore e Peters. E ancora ritrova in antichi documenti “le linee del tempo” e dalla Cronaca di Eusebio (XV secolo) passa alla fantascienza di Philip K. Dick. E anche teorie dei giochi e matematica, a zig zag tra califfi e aztechi.

Giovanni Lussu, Altri fiumi, altre valli, altre campagne e altre storie di grafica, Stampa Alternativa & Graffiti (Nuovi Equilibri), Viterbo, 2014
Giovanni Lussu, Altri fiumi, altre valli, altre campagne e altre storie di grafica, Stampa Alternativa & Graffiti (Nuovi Equilibri), Viterbo, 2014

Lussu pubblica qualche suo lavoro; uno è “Il giardino di Arianna”: un gioco, nato come un invito a una rassegna cinematografica, che è un labirinto di carte da organizzare secondo regole combinatorie, divertente e narrativo; un altro sono le sue 'sculturine' di legno e sasso isolani, che sono soprattutto un gioco serio e primitivo. La seconda parte del volume racconta dello scrivere e della stampa, passando per la Cina, Valery, Queneau e i manoscritti e le pubblicazioni a-tipografiche. Ma vi troverete anche Picasso e i poliedri, gli schizzi di Freud, le storie disegnate di Kevin Huizenga, l'underground romano a cui l'autore ha partecipato come grafico.

Chiudono il volume i suoi “disegni al telefono o in riunione” e un bellissimo ricordo di Adrian Frutiger. Cosa c'entra tutto questo con la grafica, se appena la sfiorano? È quel che si diceva prima: l'autore chiede di andare oltre, contraddire la disciplina così com'è adesso, tra marketing e applicazioni, e semplicemente lo dimostra. Se “la scuola educa a seguire il principio della domanda e dell'offerta” (Zadie Smith, citata nell'introduzione), Giovanni Lussu, artigiano e autodidatta, ne scrive il rifiuto.

Giovanni Lussu, Altri fiumi, altre valli, altre campagne e altre storie di grafica, Stampa Alternativa & Graffiti (Nuovi Equilibri), Viterbo, 2014
Giovanni Lussu, Altri fiumi, altre valli, altre campagne e altre storie di grafica, Stampa Alternativa & Graffiti (Nuovi Equilibri), Viterbo, 2014
Le pagine qui riprodotte sono solo un assaggio dei due volumi. Ne raccontano comunque la varietà e la complessità. Sono esercizi di intelligenza al lavoro, talvolta di difficile comprensione, in altri casi divertenti. Perché la visione politica della conoscenza e della sua trasmissione – nell'opera di Giovanni Lussu – è limpida e costruttiva ma nel contempo ironica, iperbolica e non allineata; discute il presente e ne dimostra la precarietà; contro formalismo e stile, guarda a una scuola in cui “ognuno si faccia nel modo migliore quello di cui ha bisogno”.
Giovanni Lussu, Altri fiumi, altre valli, altre campagne e altre storie di grafica, Stampa Alternativa & Graffiti (Nuovi Equilibri), Viterbo, 2014
Giovanni Lussu, Altri fiumi, altre valli, altre campagne e altre storie di grafica, Stampa Alternativa & Graffiti (Nuovi Equilibri), Viterbo, 2014

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