Se non fosse il sesto volume della serie Solution curata dallo scrittore Ingo Niermann per Sternberg Press, il titolo di questo libro sarebbe sufficiente a fare esplodere qualsiasi conversazione senza neppure bisogno di aprirlo. Ma ricollocandolo nel contesto delle soluzioni paradossali proposte per la Scozia, Dubai, il Giappone, l'America e soprattutto per la Germania – con il libro dello stesso Niermann sulla Grande Piramide tedesca, la tomba più monumentale del mondo – le parole assumono immediatamente un senso più mite.
"Le soluzioni in questo libro usano il pensiero e l'invenzione come tattiche critiche al fine di destabilizzare le solite identità antagoniste e di suggerire nuove alleanze e nuovi orizzonti" spiega il curatore, Joshua Simon. "Se si pensa al fatto che Theodor Hertzl, il padre fondatore del Sionismo, era uno sceneggiatore romantico, è facile vedere Israele come una fantasia gettata sul palcoscenico della storia". Un "décor" che prevedeva l'espulsione dei palestinesi, l'afflusso di ebrei e la costruzione di scenografici insediamenti turriti – prosegue Simon – e che ha creato una realtà fatta di occupazione e di separazione, i due elementi chiave dell'evoluzione storica della regione.
Tra le 18 soluzioni per gli "United States of Palestine-Israel" quelle di Ingo Niermann interpretano in maniera più esuberante di qualunque altra il ruolo provocatorio e immaginifico evocato da Joshua Simon: costruire insediamenti riservati a gay e lesbiche palestinesi su territorio israeliano servirebbe a mettere alla prova lo sciovinismo palestinese e contemporaneamente l'eterna immagine di Israele come unico paladino a difesa delle libertà civili in medioriente. O, meglio ancora, la fondazione di un secondo stato Israelo-palestinese speculare al primo su territorio tedesco abbatterebbe in un colpo solo lo spopolamento in Germania e la pressione demografica in Israele, trasfigurando lo stato nazione in una nazione-mondo.