Le piscine di Capri

Attraverso una lunga sequenza di dettagli, le polaroid di Giovanna Silva creano una mappatura delle più celebri piscine di Capri. Il risultato finale è un unico luogo, fatto di tante vasche diverse.

Giovanna Silva, Le piscine di Capri, 2017
Invitata a prendere parte alla mostra collettiva “Anatomia del paesaggio”, in occasione del Festival del Paesaggio di Anacapri, Giovanna Silva ha usato la polaroid per realizzare una mappatura di alcune tra le più celebri piscine di Capri. I suoi scatti danno vita a un insieme frammentato di visioni in bilico tra presenza e assenza, ritraendo un paesaggio completamente artificiale, formato da una lunga sequenza di dettagli di piscine: vuote, abbandonate o animate da presenze congelate nella posa istantanea dello scatto fotografico.

 

Spiega Giovanna Silva: “Ho sempre fotografato l’acqua per passione. Parlo di passione perché mi piace nuotare. Più che piacere parlerei di ossessione. Ho fotografato le coste marine durante lunghe nuotate in mare. Appaio dall’acqua e fotografo le persone che prendono il sole, qualche costa frastagliata come una scultura naturale, dei riflessi naturali. È un modo per passare il tempo, non sentire la fatica. Quando mi hanno chiesto di fotografare le piscine a Capri ho accettato perché per me poteva essere il paradosso che stavo cercando. Qualcosa di artificiale sull’isola paradiso naturale. Lasciandosi alle spalle l’immagine dei faraglioni ho iniziato i primi sopralluoghi sulla terra. Questa volta non si trattava d’immergersi in acqua, ma di vederla da fuori, di raccontare questi luoghi, come ho sempre fatto nel mio lavoro, ma trovare una chiave. Ho usato la Polaroid, non permettendomi di poter giocare con la tecnica, elementare in questo tipo di macchine, per provare a comporre dei quadri astratti. Dimenticandomi il contesto, mi sono concentrata sui particolari di queste piscine, sui colori, sulle forme, sui materiali. Ho collezionato circa un centinaio di polaroid. La sera in albergo le esponevo e le disponevo per terra, perché si asciugassero. In quei giorni mi sono chiesta cosa pensassero le cameriere quando entravano a rifare la camera, trasformata in una stanza fatta di mosaici di piscine. Le accostavo e trovavo le stesse forme, dimenticandomi dell’origine della piscina, ma creando quadri astratti per colori e tipologia. Il risultato, per ogni quadro, è un’unica piscina fatta di tante piscine diverse”.

Fig.13 Giovanna Silva, Le piscine di Capri, 2017
Fig.13 Giovanna Silva, Le piscine di Capri, 2017
Le fotografie di Giovanna Silva sono in mostra nel Chiostro di San Nicola, parte del complesso monumentale di San Michele ad Anacapri, appositamente restaurato e restituito al pubblico per il “Festival del Paesaggio”, all’interno della mostra collettiva “Anatomia del paesaggio”, curata da Arianna Rosica e Gianluca Riccio. La mostra ha come tema la piscina pensata come luogo nostalgico e melanconico per eccellenza della modernità.
© riproduzione riservata
Giovanna Silva è una fotografa italiana, nata nel 1980 a Milano, dove vive e lavora. Ha conseguito un Master in Architettura presso il Politecnico di Milano e un Master in Antropologia Culturale, Etnologia, Etnologia all’Università Ca’ Foscari, Venezia. Ha sempre lavorato soprattutto in ambito editoriale, e ha fondato la propria casa editrice Humboldt Books. È fondatrice della rivista San Rocco e fa parte del gruppo Desertmed and 900 km Nile City. Insegna Fotografia presso la NABA di Milano. Ha pubblicato diversi libri, tra gli altri per Mousse Publishing e Bedford Press. Il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre internazionali.

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