Soviet Innerness

Elena Amabili + Alessandro Calvaresi hanno iniziato a registrare la presenza sovietica nell’Europa dell’Est, con un progetto in corso, per cercare le tracce delle persone dietro le architetture in rovina.

Elena Amabili + Alessandro Calvaresi, Soviet Innerness
La prima, embrionale idea del progetto prese forma durante un viaggio on the road in Lettonia, nell’estate del 2014, mentre fotografavano gli interni di un Plattenbau abbandonato nella città fantasma di Irbene.
L’insediamento era stato progettato dai russi come città chiusa collegata alla vicina stazione radar, per ospitare i militari sovietici e le rispettive famiglie durante il periodo di lavoro nella base. Ci siamo chiesti chi vivesse lì, che lavoro facesse quella gente e se ci potesse essere stata anche felicità, in quelle abitazioni. Si può essere felici, in un Plattenbau? Probabilmente. Ci siamo quindi concentrati sulle pareti, perché, si sa, il modo in cui si decora la propria casa è uno specchio fedele di sé stessi – e sì, il nostro appartamento berlinese è arredato in stile e pieno di ricordi dei nostri vagabondaggi dietro la Cortina di Ferro.
Quello che in particolare ci interessa mostrare è che c’era della vita reale dietro quei pannelli di cemento grigio, e che quella vita era spesso un’insapettata esplosione di colori. Mani su mani di vernici dai differenti toni che si spaccano, esplodono e creano forme tridimensionali, pareti di cucine pitturate a pois, scimmioni giganti che si lavano i denti disegnati nei bagni o allegre carte da parati a fiori stese sopra innumerevoli strati di numeri della Pravda – i giornali erano in realtà usati per aumentare il debole isolamento termico degli edifici, ma il simbolismo che si cela dietro la cosa ci piace molto.

C’è un lungo, continuo lavoro di ricerca dietro il progetto e prima di ogni viaggio. Nulla è lasciato al caso: consultiamo pubblicazioni, contattiamo residenti e altri esploratori urbani e setacciamo il web per ottenere tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.

Abbiamo deciso di scattare tutte le foto con la stessa angolazione frontale per imprimere un senso di catalogazione al progetto – come se le immagini fossero parte di un particolarissimo campionario creato per salvarle dall’oblio e dalla (sicura) scomparsa ed esprimere una prorompente ma tuttavia razionale percezione dell’Unheimlich.

Attraverso Soviet Innerness, un progetto continuo e potenzialmente infinito, sviluppiamo in definitiva un lavoro di ricerca e preservazione di un mondo che non esiste più attraverso la prospettiva meno considerata, l’intimità – l’“innerness”, appunto.


Elena Amabili + Alessandro Calvaresi entrambi nati e cresciuti in Italia hanno deciso di trasferirsi insieme a Berlino nel 2009. Alessandro [Calvaresi] lavora come User Interface designer ed Elena [Amabili] come web content manager.

Ultimi articoli di News

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram