È una narrazione ricca e densa di dettagli, che racconta l’architettura implicita di questi spazi che rispecchiano la complessità delle nostre interazioni quotidiane con l’industria. Il lavoro vuole sfidare lo spettatore a meditare sullo sforzo umano e sulla nostra relazione con la natura, in particolare, lo scollamento tra le materie prime che usiamo tutti i giorni, la cui produzione è così rimosso dalla nostra vita e che rappresenta un punto dolente della nostra esistenza.

Life Cycles – Paper è un progetto che ha avuto risposte a lungo termine. Costruire relazioni con le aziende principali, i produttori e le istituzioni è stata la chiave per accedere ad alcuni luoghi unici e mi ha permesso di cogliere la poco conosciuta industria della carta.