Painting over the Present

A 16 anni dalla fine dell'apartheid, Graeme Williams indaga le trasformazioni della società sudafricana, concentrandosi sulle case dei sobborghi più poveri con una serie di scatti dalla composizione volutamente statica, per accentuarne i dettagli quotidiani.

Graeme Williams ha iniziato questo progetto 16 anni dopo la fine del regime di apartheid in Sudafrica. Come fotografo – spiega – ho esplorato il tema generale della trasformazione della società e i diversi aspetti di questo cambiamento. In questo particolare lavoro, mi sono concentrato sugli ambienti occupati dalle fasce più povere della popolazione. Sembrerebbe che, anche se ricchezza e potere sono passati di mano dalle prime elezioni democratiche del 1994, molti benefici di questi cambiamenti non siano riusciti a filtrare fino alla base della società. Le fotografie si concentrano solo sugli interni e gli esterni delle case della gente comune. Sono scatti dalla composizione volutamente statica, al fine di accentuare i dettagli del quotidiano di chi vi abita.

I colori luminosi catturati in queste fotografie fungono da trabocchetti visivi, per distrarre momentaneamente lo spettatore da una realtà profondamente dura. Tuttavia, anche se incoraggiano la negazione, questi particolari contengono anche un messaggio di resilienza, di speranza e del senso di umanità che rimane in queste povere comunità.

Queste fotografie sono state scattate in piccole città e sobborghi di tutto il Sudafrica. È stato sorprendente scoprire che anche se le zone sono diverse in molti modi, ci sono quasi sempre persone che apparentemente rifiutano di essere integrate nella desolazione che li circonda.

Graeme Williams, <i>Painting over the Present</i>, 2010-2012
Graeme Williams, Painting over the Present, 2010-2012
Incaricato nel 1989 da Reuters di documentare la transizione del Sudafrica, nel 1991 Graeme Williams ha cominciato a collaborare con il collettivo di fotografi sudafricani Afrapix e, in seguito, è diventato membro fondatore e direttore della South Photographs Agency. Dagli anni Ottanta, ha lavorato sui progetti fotografici personali. Le sue fotografie fanno parte, tra le altre, delle collezioni permanenti dello Smithsonian (USA), The South African National Gallery, Museo di Etnologia di Rotterdam, Duke University (USA), Museo dell'Apartheid di Johannesburg. Ha esposto i suoi scatti in mostre personali a Johannesburg, New York e Parigi oltre a numerose mostre collettive. Le sue fotografie sono state pubblicate in importanti pubblicazioni in tutto il mondo, tra cui National Geographic, Time, Newsweek, The New York Times Magazine e Archivi Magazine.

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