My Canvas di Kvadrat

Dopo aver selezionato 19 designer per reinterpretare il tessuto Canvas, l’azienda danese Kvadrat esporrà i lavori finali alla Somerset House, durante il London Design Festival.

Christien Meindertsma, Pigeons for “My Canvas”, Kvadrat, London, 2017
Durante il London Design Festival 2017, Kvadrat presenta “My Canvas”, una grande mostra alla Somerset House dove 19 designer provenienti da tutto il mondo reinterpretano il tessuto Canvas, progettato dal famoso colorista italiano Giulio Ridolfo e prodotto per la prima volta nel 2012.

 

La tela Canvas si caratterizza per le sue sfumature di colore brillante, i delicati contrasti e la struttura. La nuova gamma di colori si ispira ai paesaggi pittorici di Skagen, in Danimarca, e comprende una varietà di toni scuri, leggeri, freschi e caldi, che riflettono i delicati panorami nordici color pastello e le linee drammatiche e scure della costa. In breve, Kvadrat ha invitato i progettisti a creare le loro interpretazioni di Canvas informate dal design contemporaneo. I designer selezionati per “My Canvas” comprendono Zeitguised, BCXSY, Maria Jeglinska, Felipe Ribon, Christien Meindertsma, Judith Seng, YOY, Moritz Schmid, Cheng-Tsung Feng, Max Lipsey, GamFratesi, Mimi Jung, Chen Williams, Jonathan Muecke, Teruhiro Yanagihara, Kate Chung Design, Studio Stabil and Butternutten AG. Curators include Constance Rubini, Hans Meier-Aichen, Jeffrey Bernett, Yves Marbrier e Njusja de Gier. 
 


A seguire un estratto di Jane Withers dall’introduzione al catalogo.

“My Canvas” celebra la nuova tavolozza colori per Canvas, presentata al Salone del Mobile di Milano a inizio anno. Nel creare questa nuova palette, “l’idea era quella di inventare un tipo di alfabeto dove potesse mostrare le capacità espressive dei mezzi toni: quelli più leggeri e più nascosti rispetto ai colori dominanti”, spiega Ridolfo. Il rapporto tra Kvadrat e Ridolfo risale al 2004, quando è diventato il primo italiano a collaborare con il team di Kvadrat, apportando ciò che lui descrive come “sguardo italiano” al design nordico. A un livello più superficiale potrebbe sembrare un gesto diplomatico per creare una connessione tra le due ‘superpotenze’ del design europeo. Ma per Ridolfo, che vede il colore come un’espressione profondamente radicata di cultura e attitudine, la ri-colorazione della tela Canvas è un esercizio che apre il colore a uno scambio culturale più sottile e suggerisce un modo di relazionarci più intimo e sfumato.

 

Il nome Canvas fa riferimento alla tabula rasa dell’artista, così come allo spirito utilitario di un tessuto comunemente usato per la navigazione, le tende e l’abbigliamento da lavoro. Questo aspetto si riflette nella struttura del tessile: una tessitura relativamente voluminosa e morbida che conferisce a Canvas un effetto alla mano. Ridolfo lo parla di “un paio di pantaloni kaki: è un tessuto regolare che è facile da usare e si abbina agli altri tessuti”. Il designer descrive Canvas come ‘fresco di lana’: un termine tecnico usato per i tessuti per l’abbigliamento da uomo prodotti dalle aziende tessili del nord Italia.


fino al 24 settembre 2017
Kvadrat. My Canvas
Somerset House
Terrace Room 1 to 3
Londra

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