Le opere entrano in relazione con lo spazio e il tempo di questo luogo quasi sospeso in una contrazione mutile della storia, e contribuiscono a rigenerare il paesaggio umano, culturale, storico del Vajont. Una buona mostra non è sempre eguale a se stessa: la specificità e il carico del contesto sono determinanti. Portare qui l’arte è un’impresa, la relazione tra l’arte e le problematicità umane è un indicatore della qualità e della profondità della ricerca, che non si esaurisce nell’equilibrio degli allestimenti. Le opere escono dai circuiti abituali, talvolta sclerotizzanti, per salire alla montagna, e affrontare le sue pareti, le sue durezze, i suoi crinali, le sue frane. Per concepire nuove immagini e paesaggi, per rinnovare le terre dell’uomo, che stanno dentro alle loro menti e nel cuore.
fino al 1 ottobre 2017
La lama di Procopio
una mostra di Dolomiti Contemporanee con Collezione AGI Verona
a cura di Gianluca D’Incà Levis e Giovanna Repetto
Nuovo Spazio di Casso
via Sant’Antoni 1, Casso