Frank Lloyd Wright at 150

La grande mostra del MoMA di New York affronta in modo critico la pratica poliedrica di Frank Lloyd Wright, uno dei progettisti più prolifici e noti del XX secolo.

Vista dell’installazione “Frank Lloyd Wright at 150: Unpacking the Archive”. The Museum of Modern Art, New York. © 2017 The Museum of Modern Art. Photo Jonathan Muzikar


Con “Frank Lloyd Wright at 150: Unpacking the Archive”, il Museum of Modern Art presenta una grande mostra che indaga in modo critico la pratica poliedrica di Frank Lloyd Wright (1867–1959), uno degli architetti più prolifici e noti del XX secolo. Designer e intellettuale radicale, Wright ha abbracciato nuove tecnologie e materiali, ha ispirato i sistemi di costruzione fai da te e la sperimentazione all’avanguardia e ha avanzato teorie originali sulla natura, la pianificazione urbana e la politica sociale.

Fig.1 Vista dell’installazione “Frank Lloyd Wright at 150: Unpacking the Archive”. The Museum of Modern Art, New York. © 2017 The Museum of Modern Art. Photo Jonathan Muzikar
Fig.1 Vista dell’installazione “Frank Lloyd Wright at 150: Unpacking the Archive”. The Museum of Modern Art, New York. © 2017 The Museum of Modern Art. Photo Jonathan Muzikar
La mostra, che segna il 150° anniversario della nascita dell’architetto americano, comprende quasi 400 opere realizzate negli anni 1890 e 1950, tra cui disegni architettonici, modelli, frammenti di edifici, film, trasmissioni televisive, supporti a stampa, arredi, stoviglie, tessuti, dipinti, fotografie, oltre agli album dei disegni, e a una serie di opere mai esposte prima.
Fig.2 Vista dell’installazione “Frank Lloyd Wright at 150: Unpacking the Archive”. The Museum of Modern Art, New York. © 2017 The Museum of Modern Art. Photo Jonathan Muzikar
Fig.2 Vista dell’installazione “Frank Lloyd Wright at 150: Unpacking the Archive”. The Museum of Modern Art, New York. © 2017 The Museum of Modern Art. Photo Jonathan Muzikar
Nell’arco di una carriera che copre sette decenni, Wright ha progettato più di 1.000 edifici e ne ha realizzati più di 500. Sempre preoccupato per i posteri, Wright ha conservato la maggior parte dei suoi disegni – nonostante le perdite dovute a tragici incendi – per creare un archivio con il quale sperava di perpetuare la sua filosofia architettonica. Innanzitutto come strumento per la progettazione architettonica del Taliesin Fellowship, un programma di apprendistato fondato negli anni Trenta presso le sue residenze di studio in Wisconsin e Arizona e, successivamente, come risorsa accademica per i ricercatori esterni. Progressivamente catalogato e aperto agli specialisti dalla Fondazione Frank Lloyd Wright, l’archivio è stato acquisito nel 2012 congiuntamente dal Museo di Arte Moderna e dalla Biblioteca della Avery Architectural & Fine Arts presso la Columbia University. La mostra celebra questa pionieristica collaborazione e la nuova accessibilità della collezione agli studiosi e al pubblico.

 

Il sottotitolo della mostra, “Unpacking the Archive” (sballando l’archivio) si riferisce al monumentale trasloco di 55.000 disegni, 300.000 fogli di corrispondenza, 125.000 fotografie e 2.700 manoscritti, modelli, film, frammenti di edifici e altri materiali ancora. Si riferisce anche al lavoro di interpretazione e all’esame approfondito dei progetti che, in alcuni casi, hanno ricevuto poca attenzione. Per questa mostra, un gruppo di studiosi e un conservatore museale sono stati invitati a “sfogliare” – contestualizzare, interrogare e altrimenti esplorare – un oggetto o un gruppo di oggetti a loro scelta.


fino al 1 ottobre 2017
Frank Lloyd Wright at 150: Unpacking the Archive 
MoMA
Floor Three, Exhibition Galleries, New York

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