Fig.1 "Kiluanji Kia Henda: A City Called Mirage", veduta della mostra, International Studio & Curatorial Program, 2017
Fig.2 "Kiluanji Kia Henda: A City Called Mirage", veduta della mostra, International Studio & Curatorial Program, 2017
Fig.3 "Kiluanji Kia Henda: A City Called Mirage", veduta della mostra, International Studio & Curatorial Program, 2017
Fig.4 "Kiluanji Kia Henda: A City Called Mirage", veduta della mostra, International Studio & Curatorial Program, 2017
In “A City Called Mirage” Henda studia la nascita, la vita e la morte delle città moderne. Nell’opera Paradise Metalic (2014), quattro video sincronizzati raccontano insieme la costruzione di una città ideale, costruita sul deserto arido di Maliha, nell’emirato dello Sharjah. Land art e performance si mescolano per creare un nuovo paese immaginario, costitutito e successivamente demolito nella sabbia, demarcato con dei pali nel terreno, pareti di cemento e scheletri di acciaio.
fino al 6 ottobre 2017
Kiluanji Kia Henda: A City Called Mirage
a cura di Kari Conte
International Studio & Curatorial Program
1040 Metropolitan Ave., New York