Cerith Wyn Evans

L’artista gallese Cerith Wyn Evans presenta una mostra sinestetica a Parigi, dove il visitatore è immerso in un ambiente multisensoriale che stimola i sensi e le percezioni.

Cerith Wyn Evans, Composition for Flutes2, 2017
La galleria Marian Goodman di Parigi presenta la prima mostra dell’artista gallese Cerith Wyn Evans, dove presenta una nuova serie di lavori scultorei con la luce e il suono. La mostra si intitola “as if, seeing in the manner of listening… hearing, as if”, e suggerisce un gioco tra il visibile e l’invisibile, tra il materiale e l’immateriale.
Cerith Wyn Evans, S=U=T=R=A2, 2017
In apertura: Cerith Wyn Evans, Composition for Flutes2, 2017. Undici tubi di cristallo, unità ‘di respirazione’ e sistema di valvole, tubi di plastica. Qui sopra: Cerith Wyn Evans, S=U=T=R=A2, 2017. Due candelabri in vetro di murano fabbricati da Galliano Ferro
La mostra orchestra contemporaneamente la luminosità e le vibrazioni sonore, offrendo un’esperienza sinestetica che interagisce con i sensi e le percezioni del visitatore. Al piano terra, due maestosi lampadari alti più di due metri uniscono luce e musica. Realizzati in vetro soffiato di Murano, questi lampadari sono una risposta moderna ai loro predecessori orientali. La luce soffusa che emanano è attivata da un programma informatico impostato al ritmo di una melodia al pianoforte composta e interpretata dallo stesso Wyn Evans.
Cerith Wyn Evans, S=U=T=R=A2, 2017
Cerith Wyn Evans, S=U=T=R=A2, 2017. Due candelabri in vetro di murano fabbricati da Galliano Ferro
Il piano inferiore presenta una grande installazione composta da quindici pannelli di vetro trasparente sospesi, che sostengono frasi al neon come un fregio lungo le pareti. Ancora una volta, una colonna sonora composta dall’artista viene diffusa da piccoli altoparlanti incorporati nei pannelli di vetro. Le luci al neon vengono riflesse dai vetri e sembrano moltiplicarsi all’infinito: le parole sono un adattamento di una citazione di Michel Foucault.
Cerith Wyn Evans, I=N=T=E=R=V=A=L=S (Duet on Reflection), 2017
Cerith Wyn Evans, I=N=T=E=R=V=A=L=S (Duet on Reflection), 2017. Luci al neon montate su una struttura di acciaio
Artista erudito, Cerith Wyn Evans prende spesso in prestito citazioni da opere letterarie, poetiche o filosofiche: per lui, le citazioni assumono la funzione di objet trouvé. Nella sala a volta, flauti e provette in vetro trasparente formano un’antenna, una scultura sospesa. Coordinato da un programma digitale, come quello dei lampadari, questo nuovo tipo di “strumento” funziona autonomamente e dà l’impressione di respirare.

fino al 28 luglio 2017
Cerith Wyn Evans
As if, seeing in the manner of listening… hearing, as if looking

Marian Goodman Gallery
79 Rue du Temple, Parigi

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